Oslo, la città più costosa al mondo
Economia

Oslo, la città più costosa al mondo

La capitale norvegese al primo posto della classifica delle città con i prezzi piu' alti. Milano e Roma? Stipendi troppo bassi e potere d'acquisto ridotto

Volete guadagnare bene? Avere a fine mese uno stipendio alto? Allora Zurigo è la città che fa per voi, dal momento che il capoluogo del cantone della Svizzera tedesca è al primo posto nella classifica delle città dove i salari sono più "ricchi". Ma figura anche tra le prime tre, in quanto a prezzi alle stelle. Al primo posto nella top ten delle città più costose al mondo si trova infatti Oslo, la capitale della Norvegia. Alle sue spalle appunto Zurigo, seguita da Tokyo, in Giappone, mentre per trovare una città americana bisogna andare al 6° posto, con New York.

A dirlo è una ricerca condotta dalla banca elvetica Ubs per l'ultima edizione del consueto studio su "Prezzi e salari". Il risultato è frutto dell'analisi di un paniere di 122 beni e servizi (escluso il costo degli affitti), in 72 città al mondo, nelle quali vengono presi in esame anche i livelli di retribuzione.

Ecco allora che se in Svizzera i prezzi sono più alti in assoluto, quelli più bassi si trovano a New Delhi e Mumbai, entrambe in India. Quanto agli stipendi, però, se Zurigo la fa da padrone, proprio New Delhi risulta fanalino di coda nella classifica, con salari che arrivano in media al 6% delle retribuzioni elvetiche. Proprio alla voce salari si trovano anche due città italiane, ovvero Roma e Milano, che però si contraddistinguono per gli stipendi troppo bassi.

Il capoluogo lombardo è al 25esimo posto in graduatoria, la Capitale addirittura al 31esimo. Nulla a che vedere con le paghe che ricevono i lavoratori di Zurigo, Ginevra, Copenaghen, Oslo e Lussemburgo. "A Zurigo - si legge nella ricerca - un lavoratore può acquistare un iPhone dopo aver lavorato 22 ore, mentre a Manila è necessario un tempo circa 20 volte più lungo". In fondo alla classifica dei salari, infatti, si trova Manila, insieme a Giacarta e New Delhi.

L'Italia non se la passa bene neppure dal punto di vista del mero potere d'acquisto, se è vero che Milano e Roma, anche in questo caso, figurano in basso nella classifica, rispettivamente al 31esimo e 38esimo posto. Dietro alle città del Bel Paese solo Atene, Tel Aviv e Mosca. A guidare la classifica, invece, c'è ancora una volta Zurigo, seguita da Sydney e Lussemburgo.

Tra gli indici presi in considerazione dallo studio c'è anche il famoso indicatore "Big Mac", entrato a far parte dei parametri utilizzati per valutare il livello economico dei Paesi. In questo caso in Giappone risulta che sono sufficienti 9 minuti per acquistare il famoso panino imbottito, contro i 13 di Zurigo, i 18 di Milano e i 23 di Roma. Meglio non chiedere un Big Mac invece a Nairobi, perchè l'attesa è di quasi un'ora e mezza (84 minuti). E in America, la patria di sandwich e hamburger? A New York bastano 10 minuti.

Ma se la Svizzera la fa da padrone in quanto a guadagni e potere d'acquisto, c'è da dire che in Europa si lavora mediamente meno che altrove. Ferie pagate e orari di lavoro più corti fanno sì che il record spetti a due città francesi (Parigi e Lione), seguite da una danese (Copenaghen), mentre i posti nei quali si lavora di più in assoluto sono Asia, Africa, Medio Oriente e Sudamerica, con una media di 2 mila ore annue. Il primato "negativo"? A Città del Messico dove, secondo la ricerca Ubs, i lavoratori hanno diritto solo a 6 giorni di ferie all'anno. Chissà cosa ne pensano i sindacati.

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Eleonora Lorusso