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Economia

Yahoo! e gli hacker: ultimo capitolo di una crisi

Lo scandalo delle mail violate è l'ennesima mazzata per la società statunitense, ex-regina della new economy oggi in declino

“Valuteremo la situazione man mano che l'inchiesta va avanti”, Così i vertici di Verizon, colosso americano dell'hi-tech che ha deciso di comprare Yahoo! nel luglio scorso, hanno commentato la vicenda delle mail violate che sta travolgendo come un fiume in piena la società statunitense ex-regina di internet. Questo grande affaire di pirateria informatica di cui parlano oggi i giornali rischia di trasformarsi in un colpo mortale per Yahoo!, giacché l'acquisto da parte di Verizon si perfezionerà soltanto il prossimo anno e ora, dopo i fatti appena scoperti la società acquirente potrebbe rimettere in forse tutta l'operazione.

Attacco hacker contro Yahoo!: cosa è successo davvero


L'arrivo di Verizon era stato infatti salutato come una svolta positiva per la internet company statunitense che, negli anni scorsi, sembrava aver imboccato inesorabilmente la strada del tramonto, scalzata nella sua posizione di leadership da altri giganti della rete come Google oi grandi social network. Per rendersene conto, basta dare un'occhiata ai bilanci di Yahoo!, che qualche anno fa si è affidata inutilmente alle cure della manager pluripremiata Marissa Mayer, classe 1975, grande esperta di informatica proveniente dalla concorrente Google. La cura di Mayer ha funzionato poco o non ha funzionato affatto, visto che Yahoo! ha da tempo i conti in rosso. Il secondo trimestre dell'anno, per esempio, si è chiuso con una perdita di 439,9 milioni di dollari, corrispondentia 49 centesimi per azione, dovuta in buona parte alle svalutazioni del portale Tumblr, dedicato a chi vuole creare blog. La sua acquisizione da parte di Yahoo! (che risale al 2013 ed è stata messa in cantiere dalla Mayer nel 2013), è costata la bellezza di 1,1 miliardi dollari. Ma l'operazione si è rivelata un flop e ha contribuito a far traballare ancor di più la poltrona della Mayer, data per uscente dalla società dopo l'arrivo dei nuovi azionisti di Verizon.

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Più che dei destini professionali della Mayer, però, oggi ci si preoccupa soprattutto su quale sarà la sorte della stessa Yahoo!. Persino l'acquisizione da parte di Verizon, che qualcuno ha considerato salvifica, è la prova provata di come l'ex-regina di internet abbia vissuto un lungo declino nell'ultimo decennio. Basti pensare che attorno all'anno 2000, ai tempi della bolla di internet, la capitalizzazione in borsa di Yahoo! superava abbondantemente i 100 miliardi di euro. Nel 2008, invece, Microsoft tentò di comprare la internet company statunitense, mettendo sul piatto la “modica” cifra di oltre 44 miliardi di dollari. Ora Verizon è disposta invece a sborsare per Yahoo! non più di un decimo. E non è detto che non torni sui suoi passi.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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