Le scelte strategiche alla base della realizzazione di Vision4
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Le scelte strategiche alla base della realizzazione di Vision4

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Tutto questo non deve far pensare che ACG Vision4 sia una specie di “Grande Fratello” incombente e onnipotente in azienda, larvatamente minaccioso nei confronti di chi lo adopera. Al contrario, tra le nuove linee-guida adottate da Ibm c'è stata quella di disegnare un sistema attento alle esigenze di chi lo utilizza, in termini funzionali, ma anche umani e si direbbe “fisiologici”.

Sia chiaro, da sempre, i grandi sistemi Erp si fanno un punto d'onore nel guidare gli utenti attraverso i vari processi. Vision4, sfruttando le possibilità di una navigazione nativamente su browser, permette di “lavorare per processo”, senza rimanere ingabbiati in una logica troppo rigida, trasformando il proprio desktop in uno strumento per navigare direttamente tra le funzioni del sistema. Questa nuova funzionalità nasce dall'infrastruttura stessa con la quale il sistema è stato progettato e dalla possibilità di avere un’interfaccia pensata per il browser appunto. “Questi sistemi in passato erano efficienti ma, appunto, rigidi”, osserva Ottina. “ACG Vision4 invece è sviluppato su browser, quindi ha tutto un altro approccio funzionale verso l'utente. Lavorando per menù ci si sposta agevolmente su tutte le funzionalità operative”.

Un secondo punto riguarda il fatto che ACG Vision4 utilizza in maniera integrata tecnologie avanzate di Business Intelligence che permettono di ottenere informazioni utili all’azienda, grazie infatti all’elaborazione dei dati presenti nel sistema, l’utente può controllare le proprie e personali analisi e far suonare i necessari campanelli d'allarme ogni qualvolta scaturissero situazioni critiche. Ibm ha utilizzato la sua tecnologia – Cognos – potente strumento di analisi dei dati - per costruire con essa l'infrastruttura di calcolo di questo Erp, per cui il “modo di ragionare” di ACG Vision4 è nativamente basato sulla possibilità di elaborare costantemente tutti i dati di cui il sistema dispone.

“Quel che abbiamo voluto fare”, sintetizza Renato Ottina, “è stato  portare l'informatica aziendale vicino all'informatica individuale, a misura d'uomo e non più di sistema. Il che vuol dire ottimizzare la fruibilità dei dati come informazioni. Pilotando l'impatto del nuovo sistema all'interno di un'azienda con il criterio dell'integrazione, che non sempre si ritrova in questa categoria di applicazioni gestionali”.

Nessun utente viene costretto a inserire due volte la stessa informazione nel sistema, e non gli si deve far pagare lo scotto della rigidità in nome della grandi capacità di calcolo.

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