Salvataggio di Piombino: gli estremi dell'accordo
Il polo siderurgico è stato ceduto all'algerina Cevital il cui fondatore aveva promesso investimenti per 1 miliardo
L'accordo per la
cessione del sito ex Lucchini di Piombino all'algerina
Cevital è stato firmato oggi a Palazzo Chigi alla presenza
del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha presentato
l'intesa come positiva per gli investitori: "Piombino - ha
detto - e' un pezzo del futuro dell'Italia". Durante la
presentazione dell'accordo Renzi si e' detto soddisfatto e ha
ringraziato i sindacati per il lavoro svolto per risolvere la
vertenza del polo siderurgico di Piombino.
Firmato a #PalazzoChigi accordo Piombino. Progetto ambizioso che rilancia crescita e lavoro. Dopo Terni un'altra buona news #italiariparte
Matteo Renzi (@matteorenzi) 9 Dicembre 2014
Il presidente di Cevital, Issaad Rebrab, ha confermato le buone aspettative per lo sviluppo del sito: "Abbiamo un grande progetto per Piombino - ha detto - non solo per il siderurgico ma per la creazione di una piattaforma logistica in tutto il Mediterraneo. Non solo manterremo il livello occupazionale attuale, ma incrementeremo i posti di lavoro" .
Per il presidente del Consiglio si tratta "di un'acquisizione strategica, un grande messaggio per gli investitori stranieri e per il futuro di un settore decisivo per il domani". Renzi ha sottolineato che "Piombino è un pezzo del futuro dell'Italia. L'industria manifatturiera - ribadisce - è un pezzo del futuro e non solo del passato. L'apertura agli investitori stranieri è un motivo di orgoglio per noi. Nel passato, l'Italia ha avuto paura di aprire agli investitori esteri, oggi ne siamo ben felici".
Rebrab, fondatore e presidente del gruppo Cevital, la più
importante conglomerata privata d'Algeria, e uno dei primi
miliardari d'Africa con un patrimonio stimato da Forbes in
3,2 miliardi di dollari, nei giorni scorsi aveva annunciato
l'intenzione di investire fino ad un miliardo nel sito di siderurgico italiano.