Produzione industriale in calo: ma non c'era la ripresa?
Gelata a sorpresa a gennaio. L'Istat parla di un calo mensile dello 0,7% e su anno del 2,2%. Unica eccezione, la produzione di autoveicoli
Inatteso calo della produzione industriale a gennaio: l'indice destagionalizzato segna su base mensile una flessione dello 0,7% e su base tendenziale un calo del 2,2%. I dati diffusi dall'Istat mostrano una gelata a sorpresa sulla crescita nel primo mese del 2015. Unica ad andare bene è la produzione di autoveicoli che a gennaio sale del 35,9% su base tendenziale (dato corretto), segnando il quarto rialzo a due cifre consecutivo per il settore (da ottobre 2014).
"Il mese di gennaio di quest'anno - spiega Mauro Politi, direttore delle statistiche economiche congiunturali dell'Istat - è stato segnato da diversi ponti di ferie che hanno limitato l'apertura delle imprese. Molte aziende infatti hanno usufruito dei ponti per tener chiusi gli impianti. Il dato della produzione industriale del -2,2% non tiene conto di questo aspetto, ma solo del calendario". Nella media del trimestre novembre-gennaio l'indice aumenta dello 0,1% rispetto al trimestre immediatamente precedente.
Una bella doccia fredda per un Paese che iniziava (o almeno così sembrava) a vedere qualche segnale positivo. Ma, come atteso, certo non risolutivo.
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L'indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive nei comparti dell'energia (+0,5%) e dei beni di consumo (+0,1%); diminuiscono invece i beni strumentali (-1,8%) e i beni intermedi (-0,2%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a gennaio 2015, flessioni in tutti i comparti; diminuiscono i beni intermedi (-2,8%), l'energia (-2,7%), i beni di consumo (-2,0%) e, in misura meno rilevante, i beni strumentali (-0,9%).
Intanto continuano a calare i prestiti delle banche alle
imprese e alle famiglie, mentre i tassi sui mutui continuano a
scendere. A gennaio i prestiti al settore privato, corretti per
tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti
ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una
contrazione su base annua dell'1,8% (-1,6 per cento a
dicembre). I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,5% sui
dodici mesi, come nel mese precedente; quelli alle società non
finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 2,8%
(-2,3 per cento a dicembre). I tassi d'interesse, comprensivi
delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle
famiglie per l'acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,06%
(3,08 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di
credito al consumo all'8,71% (8,10% a dicembre). Infine sale la
raccolta bancaria a gennaio, stabili invece le sofferenze,
sopra al 15%.