Nissan-Renault, perché sono diventati i leader mondiali dell’auto
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Economia

Nissan-Renault, perché sono diventati i leader mondiali dell’auto

Nel primo semestre dell’anno l’alleanza franco-nipponica è riuscita a vendere 5,26 milioni di modelli, superando Volkswagen. Ecco come

Volevano diventare i numeri uno e ci sono riusciti. Nissan-Renault è il primo gruppo automobilistico del mondo, almeno per quel che riguarda le vendite realizzate nel primo semestre del 2017. Tra gennaio e giugno di quest’anno, l’alleanza industriale franco-nipponica ha venduto oltre 5,26 milioni di veicoli, contro i 5,16 milioni della seconda classificata Volkswagen

Merito soprattutto del recente ingresso nel gruppo di una terza casa automobilistica, Mitsubishi, che si è unita a Nissan Renault nel 2016 e ha portato in dote quasi mezzo milione di auto commercializzate nel primo semestre di quest’anno, che vanno ad aggiungersi alle oltre 2,89 milioni di Nissan e a circa 1,87 milioni di veicoli Renault. 


Le ambizioni di Ghosn

La scalata ai vertici dell’industria dell’auto mondiale è stata possibile grazie anche a un aumento sostenuto delle vendite nel primo semestre (+7%), ben superiore a quello risicato (+0,7%) di Volkswagen. E’stato dunque centrato in pieno l’obiettivo di Carlos Ghosn, attuale amministratore delegato di Renault e presidente di Nissan, manager di lungo corso con tre nazionalità (brasiliana, francese e libanese) che oggi divide la sua vita professionale tra la Parigi e il Giappone. 

Ma ci sono anche  altri fattori vincenti che hanno portato Nissan-Renault (e Mitsubishi) al primo posto nel ranking mondiale. Le due case automobilistiche hanno unito le forze nel lontano 1999, dando vita a una joint-venture paritetica di diritto olandese, che è nata dopo un periodo di difficoltà di Nissan e vede oggi Renault è in una posizione di forza. Per creare la joint venture, infatti, le due case automobilistiche hanno effettuato più di 15 anni fa uno scambio azionario: alla società francese è andato il 44% del capitale di Nissan mentre i giapponesi hanno ricevuto il 15% di Renault. 


Business complementare

La partnership tra i due gruppi (ancor prima dell’arrivo recente di Mitsubishi) ha portato all’elaborazione di una complessa strategia industriale e commerciale che ha due punti di forza. Il primo è la complementarietà geografica: nei paesi dove è forte il marchio Nissan, infatti, è debole quello di Renault e viceversa, senza problemi di sovrapposizioni e concorrenze interne al gruppo. 

Inoltre,  l’alleanza franco-nipponica ha sviluppato una serie di piattaforme di fabbricazione che consentono di costruire e vendere in tutto il mondo lo stesso modello, applicandogli però marchi diversi e qualche piccola variante. Anche nella produzione dei motori c’è una sorta di divisione dei compiti, con Renault che si concentra più sul diesel mentre Nissan sul benzina e le alte cilindrate. Due ruoli diversi e un unico risultato: la conquista del primato tra i big dell'auto, almeno per ora

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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