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ANSA/MATTEO BAZZI
Economia

N26, la banca in una app, spiegata bene

Da gennaio è attiva in Italia: promette di aprire un conto in 8 minuti e di gestire ogni operazione da remoto

L’offerta di servizi bancari in Italia si arricchisce grazie a una novità che farà certamente parlare di sé: il riferimento è a N26, l’istituto di credito virtuale con sede ufficiale a Berlino, che da gennaio è attiva anche nel nostro Paese. Stiamo parlando di una vera e propria banca, con tanto di autorizzazione concessa dalla Bce, che però funziona in maniera esclusiva attraverso una app per iPhone e Android. Non stiamo parlando dei classici servizi online di cui ormai si sono dotate tutte le banche, ma di un servizio integrale che potrà essere gestito dall’utente attraverso il proprio smartphone, con un efficienza e una velocità che gli ideatori di N26 promettono essere superiori a qualsiasi tipo di altra prestazione bancaria via web.

Nuovo conto in 8 minuti
E la prima conferma di questa flessibilità e di questa velocità arriva dalle modalità di adesione alla nuova banca. Secondo i proclami dei fondatori di N26 bastano 8 minuti per aprire un conto. Serve una video chiamata, durante la quale oltre a fornire tutti i propri dati, bisogna mostrare un documento che certifichi la nostra identità: un passaporto valido ad esempio, oppure la classica carta d’identità. Notazione importante: l’apertura del conto è a costo zero e anche i prelievi presso altri sportelli fino alla quinta volta al mese sono anch’essi gratuiti.

Altri servizi
Oltre alla possibilità di aprire un conto corrente, a cui è associata una carta, non di credito, ma di debito Mastercard (non è cioè previsto lo scoperto di conto), c’è la possibilità di usufruire di altri servizi online. Si va dal Transferwise, per bonifici internazionali in 19 valute a costo zero, al Moneybeam, che permette di inviare e richiedere denaro tramite sms ai contatti della rubrica. Per chi volesse poi spendere qualcosa in più, c’è la possibilità di aprire un conto corrente premium detto N26 Black, al quale sarà associata una polizza assicurativa offerta da Allianz che tra le altre cose copre viaggi, con rimborso anche di eventuali spese mediche, e furti dello smartphone.

Questa banca è differente
Richiamando il claim di un noto istituto di credito italiano, potremmo dire che effettivamente N26 si differenzia dalle altre banche per due ragioni fondamentali. Innanzitutto l’indipendenza totale dai grandi gruppi bancari. N26 è stata infatti fondata da due giovani austriaci: Maximilian Tayenthal di 37 anni e Valentin Stalf di 31 anni. I due nel giro di un anno circa sono stati capaci di trovare 40 milioni di euro per dare il via al proprio progetto imprenditoriale che tra i soci vede anche Peter Thiel, che insieme ad Elon Musk è uno dei fondatori del sistema di pagamento PayPal. Altro aspetto che contraddistingue N26 è poi l’effettiva mancanza di qualsiasi filiale territoriale. I contatti con i clienti sono, come detto, gestiti esclusivamente online. Una ragione in più per immaginare che la app utilizzata debba funzionare in maniera pressoché perfetta.

I primi numeri
I risultati raccolti finora dalla nuova banca virtuale sono incoraggianti. N26 ha ottenuto l’autorizzazione bancaria nel luglio 2016, e da allora, operando in 17 Paesi dell’Unione europea ha già messo insieme ben 200mila clienti. Un exploit che potrebbe continuare, considerando che i fondatori della società stanno pensando di allargare le attività della banca, introducendo tra le altre cose anche il trading di titoli.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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