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Economia

Auto, perché a giugno Fca cresce in Europa più della media

A spingere il Gruppo guidato da Sergio Marchionne ci sono campagne promozionali e, in Italia, il calo del prezzo dei carburanti

Il mercato dell’auto in Europa continua a crescere e fare bene, ma se possibile, Fca fa ancora meglio. A testimoniare questo trend ci sono i numeri relativi alle immatricolazioni di giugno, che a livello generale fanno registrare una leggere frenata, con un aumento delle vendite che a livello comunitario si ferma a +6,5%. Un dato che invece viene praticamente doppiato da Fca che, nello stesso mese, nel mercato europeo fa segnare 98.680 immatricolazioni, il 12,9% in più dello stesso mese del 2015. Un buon risultato che poggia le sue basi anche e soprattutto sul buon andamento del nostro mercato interno: l’Italia infatti può vantare, sempre a giugno, un +11,9%, un dato anch’esso quasi doppio rispetto alla media europea.

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Numeri positivi e decisamente incoraggianti che per Fca vengono confermati anche sul medio periodo, visto che dall’inizio dell’anno le consegne di Fiat Chrysler Automobiles sono state 550.851, in crescita del 16,8%  con la quota di mercato continentale che è passata dal 6,4% al 6,8%. Entrando nello specifico dei modelli più venduti in casa Fca, a farla da padrone, come accade ormai da qualche tempo, sono sempre sicuramente 500 e Panda con una quota vicina al 29% tra le city car, e con la prima che fa segnare 19mila immatricolazioni e la seconda che si attesta a quota 17.200. Buone anche le performance della nuova Tipo e della Giulietta, che toccano rispettivamente quota 5200 e 24mila immatricolazioni nel semestre.

Marchionne punta sull'Alfa Romeo (ancora)


Quest’ultima in particolare fa fare un balzo in avanti molto significativo al marchio Alfa Romeo, che nel solo mese di giugno porta a casa un +22,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Numeri che saranno suonati come musica alle orecchie dell’ad Sergio Marchionne, che da tempo ha deciso di puntare con grande forza proprio sul brand del Biscione, che tra l’altro pare riscuotere grande apprezzamento in Germania, territorio considerato sempre un po’ off limits da tutti marchi non tedeschi. E la chiave di volta di questo rinnovato smalto nelle immatricolazioni Fca, sembra essere legata a due varianti. La prima di carattere generale, che investe cioè un po’ tutti i Paesi: ci stiamo riferendo a campagne promozionali molto insistite che negli ultimi tempi sembrano avere sortito gli effetti desiderati, con i consumatori europei che sono tornati finalmente a spendere per il rinnovo del parco auto.

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Più locale, con riferimento invece al nostro Paese, un altro effetto che sembran aver ridato vigore al mercato automotive: ci riferiamo al ribasso dei prezzi dei carburanti, che ormai dura da tempo e sembra aver spinto molti automobilisti italiani a scegliere proprio questo periodo per effettuare nuovi acquisti a quattro ruote. Certo, non siamo ancora di fronte a elementi di carattere strutturale che possano rilanciare in maniera definitiva il settore dell’auto, ma fenomeni seppur passeggeri come questi, possono indubbiamente contribuire a ridare fiducia a un settore che seppur in costante crescita ormai da circa tre anni, deve fare ancora tantissima strada per tornare ai livelli pre-crisi.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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