At&t compra Time Warner: le 5 cose da sapere
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Economia

At&t compra Time Warner: le 5 cose da sapere

La compagnia telefonica pronta ad acquistare il gigante dei contenuti che controlla Cnn, Warner Bros e Hbo. Un affare da oltre 100 miliardi di dollari

Sarà il colosso mondiale dei media e delle telecomunicazioni quello che nascerà dal matrimonio tra il gigante della telefonia At&t e Time Warner. Le due società hanno raggiunto un accordo: la compagnia telefonica acquisirà per 85,4 miliardi di dollari il "gioiello" dei contenuti televisivi (Time Warner controlla Cnn, Warner Bros e Hbo), un affare che sale a quasi 109 miliardi se si considera il debito. L'intesa apre una nuova era nel settore media, lanciando anche una possibile nuova ondata di acquisizioni. Ecco perché.

L’operazione

At&t pagherà 107,5 dollari per azione, in titoli e cash, e si è assicurata una linea di credito da 40 miliardi di dollari per l'acquisizione di Time Warner. Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa finanziaria anglosassone, 25 miliardi di dollari arriverebbero da JP Morgan e 15 miliardi di dollari da Bank of America. Time Warner ha respinto nel 2014 l'offerta di Rupert Murdoch da 85 dollari per azione, che la valutava 75 miliardi di dollari.

Un matrimonio di convenienza

Alla guida della nuova società dovrebbe andare Randall Stephenson, attuale numero uno di At&t. Il manager, 56 anni, ex presidente dei boy scout americani, ha definito l’accordo "l’unione perfetta che può tradursi in un nuovo approccio su come può funzionare l’industria dei media e delle telecomunicazioni". Conquistando i contenuti soprattutto televisivi di Time Warner, At&t si pone in una posizione di vantaggio rispetto ai rivali Sprint e Verizon e si appresta a fronteggiare i nuovi protagonisti della tv streaming, come Netflix (quest’ultima presente anche in Italia) e Hulu (joint venture fra Fox, NBC Universal e Disney ABC).

Come va il mercato

La maxi-fusione tra At&t e Time Warner, a detta degli esperti, farà da apripista a nuove intese in un mercato che è in forte consolidamento. È in dirittura d’arrivo, ad esempio, l'accordo tra Google e Cbs per il lancio di una tv su Youtube, mentre Apple sta ancora alla finestra alla ricerca di un potenziale partner. Il matrimonio tra le due società rappresenta anche il maggiore accordo nella storia dei media dopo quello nel 2011 tra Comcast e NBCUniversal.

Il possibile no dell'Antitrust

I consigli di amministrazione delle due società hanno dato il via libera all’operazione, che dovrà ora essere esaminata dal Dipartimento di Giustizia. Ma l'ok non è per nulla per scontato nel mezzo della campagna elettorale. Il candidato per i Repubblicani, il tycoon Donald Trump, ha fatto capire chiaramente che non approverebbe l’accordo, perché "intese come queste minacciano la democrazia", mentre il portavoce della candidata democratica Hillary Clinton ha detto che il matrimonio tra le due società "pone numerose preoccupazioni". Anche a sinistra Bernie Sanders, sconfitto alle primarie Democrats, ha chiesto a Obama di bocciare l’accordo.

Come riporta oggi il Wall Street Journal, l'intesa da 85,4 miliardi di dollari potrà andare incontro all'opposizione dell'Antitrust e a obiezioni da parte del Congresso, dei media e delle società di telecomunicazioni rivali.


Il nodo del debito

Non c'è solo il rischio di un altolà da parte dell'Antitrust per At&t, ma anche quello del debito: la compagnia telefonica non dispone dei fondi necessari per l’operazione e in cassa ha poco più di 7 miliardi di dollari, a fronte di un debito da 120 miliardi. Chiuso l’accordo per acquistare Time Warner, l'indebitamento della società schizzerebbe alla cifra monstre di 200 miliardi di dollari 

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Massimo Morici

Scrivo su ADVISOR (mensile della consulenza finanziaria), AdvisorOnline.it e Panorama.it. Ho collaborato con il settimanale Panorama Economy (pmi e management) e con l'agenzia di informazione statunitense Platts Oilgram (Gas & Power).

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