A Salerno le "Best practices" delle start-up
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Economia

A Salerno le "Best practices" delle start-up

Il 1 e il 2 dicembre, due giornate dedicate al premio per le idee di impresa innovative nel settore dei servizi e della produzione

C’è Neuron Guard, una startup innovativa che ha brevettato un sistema integrato di protezione cerebrale per pazienti con ictus, trauma cranico grave e arresto cardiaco; c’è Mosaicoon, startup siciliana che si occupa di realizzare e diffondere campagne pubblicitarie in rete, che è stata finanziata da investitori internazionali per dieci milioni e oggi impiega 80 persone, lavorando con 150 multinazionali, da Walt Disney a Microsoft passando per Samsung. Ma c’è anche InPoste, prima startup italiana innovativa nel mercato postale, che si è classificata terza all’ottavo Premio Best Practices con il progetto Tnotice, la raccomanda digitale che ha appena iniziato a far concorrenza alle Poste con il colosso Nexive: una delle 175 eccellenze italiane riconosciute dalla presidenza del Consiglio.

Ma molte, molte altre sono le imprese innovative che il premio salernitano Best Practices - organizzato da Confindustria Salerno per le cure di Edoardo Gisolfi, presidente del Gruppo Servizi innovativi e tecnologici della dinamica associazione campana - ha “incoronato” nel corso delle sue nove precedenti edizioni.

La decima edizione avrà la sua apoteosi a Salerno tra il 1 e il 2 dicembre prossimi, ma continuerà ancora fino al 24 ottobre a raccogliere da tutta Italia le candidature che verranno poi “filtrate” dalla giuria esaminatrice.

Il premio nasce nel 2006 per diffondere la “cultura” dell’innovazione e promuovere l’utilità dei processi innovativi al mercato, pubblico e privato, attraverso la presentazione di casi reali di innovazione realizzati dalle imprese del settore Servizi.

Visto il successo riscontrato dalla prima edizione, allarga da subito il “casting” delle imprese concorrenti anche al settore della produzione, alle startup e agli spin-off. La sua attattiva supera prestissimo i confini salernitani e campani per diventare un punto di riferimento nazionale, grazie al supporto di numerosi e qualificati partner nazionali e internazionali, e si ritrova oggi a rappresentare il perno di un vero e proprio ecosistema dell’innovazione, capace di approcciare al mercato internazionale con ben tre missioni in California, due delle quali in Silicon Valley.

Due giornate per l'evento
L’evento finale del Premio si articola su due giornate, durante le quali i partecipanti hanno la possibilità di presentare la propria case history ad imprenditori, influenzatori, investitori, e sviluppare relazioni all’interno del “networking” del Premio, riuscendo – è già successo in vari casi – a far incontrare domanda di finanziamenti, risorse umane, trasferimenti tecnologici.

Il premio – fedele alla filosofia della “Open Innovation” – favorisce la massima contaminazione di idee e know-how tra imprese, spin-off, startup, mondo della ricerca (università, enti e centri di ricerca pubblici e privati) e big player dell’innovazione e punta a ottenere il massimo raccordo con agenzie di sviluppo, operatori e società di business scouting, business angel, venture capital, sistema bancario, fondi di private equity, piattaforme di crowdfunding, incubatori ed acceleratori.

Rivolgendosi alle aziende di servizi, manifatturiere, agli spin-off, alle associazioni e alle fondazioni, ma anche a singoli individui dotati solo di un’idea d’impresa, il Premio amette alla selezione progetti non solo quelli tecnologici. L’innovazione, per gli organizzatori, è infatti ogni comportamento nuovo, che porta a cambiamenti significativi in termini di prodotto, processo, organizzazione, metodologie, approccio sociale.

Nel corso delle precedenti nove edizioni, hanno partecipato al Premio circa 800 tra aziende, startup e spin-off, provenienti da tutto il territorio nazionale. Molte di queste realtà, grazie al networking del Premio, hanno conseguito risultati concreti riguardo a: raccolta di capitali; attivazione di collaborazioni e partnership; creazione di relazioni sui mercati internazionali; nuove opportunità di mercato.

L’ultima edizione del Premio ha fatto registrare significativi risultati anche in termini di partecipazione e “visibilità”: 105 partecipanti tra aziende e startup; 2500 presenze registrate nei 2 giorni della manifestazione finale; 1.500.000 di contatti digitali; 20h di diretta streaming; 6h di speciali TV; 40.000 viewers Youtube; 150 articoli in rassegna stampa; 16 incontri di promozione in Italia nelle sedi Territoriali di Confindustria; missione in Silicon Valley con 10 partecipanti al Premio.

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Sergio Luciano