Arnault, Liberation e il bisogno che anche i ricchi si assumano le loro responsabilità
Economia

Arnault, Liberation e il bisogno che anche i ricchi si assumano le loro responsabilità

La prima pagina del quotidiano francese che invita il multimilionario ad andarsene ha fatto centro. E ha richiamato l'attenzione sulla tentazione (continua) anche dei più ricchi a fuggire alle tenaglie del fisco

"Vattene, ricco coglione!". La "prima" del quotidiano francese Libération di ieri, indirizzata al "fuggitivo" Bernard Arnault, uomo più ricco d’Oltralpe con un patrimonio stimato in 41 miliardi di dollari che vorrebbe approdare in Belgio per sfuggire alla mannaia del fisco francese (ma lui smentisce) ha fatto centro! Tutti ma proprio tutti ne parlano ancora oggi.

Il foglio della gauche verrà querelato? Sì.

Perderà 400 mila e passa euro in investimenti pubblicitari dalla controllata del lusso Lvmh? Probabile.

Ma l’effetto-bomba resta ed è da esempio per tutti. Si può discutere sull’opportunità o meno di scadere nel volgare (cosa per altro assai cara a parecchia stampa anche nostrana sia di destra sia di sinistra). Ma il concetto è chiaro: bisogna assumersi le proprie responsabilità. Che piaccia o no! La pressione fiscale è alta, altissima anche in casa nostra. Tra le più alte d’Europa. Non c’è ancora la "tassa sui ricchi", ma la tentazione di sfuggire a Beffera & Co. è altissima. E lo è sempre stata.

Con decine di Paperon de’ Paperoni finti poveri attanagliati chissà dove o comodamente residenti altrove che fanno la conta per non superare lo spauracchio dei 183 giorni in Italia, limite oltre il quale scatta la presunzione di residenza fiscale in patria.

Vergognatevi, verrebbe da dire.

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Zornitza Kratchmarova

Il nome? È strano, d’accordo. Sono bulgara, ma vivo in Italia da sempre o quasi. Anche se la vita Oltrecortina me la ricordo bene. Essere un ibrido mi piace. Né bulgara né italiana. Credo che aiuti ad avere punti di vista diversi, forse più sfaccettati. Per il resto che dire… Sono laureata in Scienze Politiche alla Statale di Milano. Quello che apprezzo di più? La franchezza! Costi quello che costi! Nel lavoro e nella vita privata. Non fa differenza! Quindi? Siate franchi! Ditemi quello che pensate, scrivetemi, fatevi sentire. Nel bene e nel male! L’idea di questo blog è spiegare sigle astruse in un linguaggio semplice e per quanto possibile divertente. Vale lo stesso principio: scrivete! Datemi suggerimenti di ogni tipo! Fate commenti!

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