Donne 'fuori': Yayoi Kusama e ‘Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie’ a pois
© Yayoi Kusama
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Donne 'fuori': Yayoi Kusama e ‘Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie’ a pois

Un’esplosione psichedelica, eccentrica e ipnotica di colori e forme per raccontare, con immagini incredibili, uno dei classici più folli della letteratura

Il vero evento di febbraio 2013, di cui mi piace parlare oggi 8 marzo, festa delle donne, è l’arrivo in Italia delle coloratissime inedite Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie , riviste e illustrate dall’eclettica artista giapponese Yayoi Kusama. Per questo piccolo capolavoro di colori e forme, dobbiamo ringraziare l’editore Orecchio Acerbo, che ne ha curato la pubblicazione in Italia.  

Eccentrica, colorata, ipnotica, psichedelica: l’Alice di Yayoi Kusama, finisce per assomigliarle molto.

“Io, Kusama, sono la moderna Alice nel paese delle meraviglie”

Dichiara a fine libro l’artista giapponese. In effetti Yayoi Kusama incarna benissimo lo spirito imprevedibile e vagamente folle della celebre Alice, raccontata a metà Ottocento da Lewis Carroll.

Yayoi Kusama, classe 1929, è nata nel tradizionalissimo e, insieme, modernissimo Giappone, di cui è riuscita a sconvolgere lo stereotipo a suon di pois, che hanno invaso poi tutti il mondo.
La sua è un’arte provocatoria, in cui si sente l’eco della rigidità della sua educazione famigliare, del rigore formale dell’arte tradizionale giapponese, della ripetitività dei lavori delle imprese tessili durante la seconda guerra mondiale e della sua personalità turbolenta.

Colori psichedelici, pattern ripetitivi, performance provocatorie e installazioni d’impatto: Yayoi ha precorso e influenzato la pop art, il femminismo e il minimalismo. È la più importante artista giapponese vivente e la sua arte d’avanguardia, tuttora, gira tra la Tate Modern di Londra, il Withney Museum di New York, Parigi, Madrid e altro ancora, raccontando la folle vita di una donna, ormai ultra-ottantenne, capace di cambiare il modo di vedere la realtà con l’arte.

“Suvvia! A che ti serve piangere?” si rimproverava Alice con molta severità. “Se vuoi un consiglio, smettila subito! All’istante!” Di solito dava a se stessa degli ottimi consigli (sebbene li seguisse di rado) e certe volte si rimproverava con tanta durezza da farsi venire le lacrime agli occhi; si ricordava che una volta aveva cercato di tirarsi le orecchie perché s’era truffata in una partita di croquet che giocava contro se stessa, poiché questa buffa bambina amava far finta di essere due persone diverse.

Alice e Yayoi sono due donne fuori luogo, fuori tempo, fuori misura. Sono così fuori che sono in grado di precorrere i tempi e di andare oltre, di arrivare dove le persone comuni non arrivano.

Leggere Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie è un viaggio affascinante oggi come 150 anni fa. Leggerlo con gli occhi di Yayoi Kusama lo è ancora di più: per i pois coloratissimi che vi accompagneranno in tutto il libro, per le illustrazioni semplici e straordinarie allo stesso tempo, perché ogni figura è composta da piccolissimi dettagli ripetuti centinaia di volte e per la grafica stessa del testo. Le parole sono state rese parte integrante dell’opera, ingrandendosi o rimpicciolendosi e formando delle figure.

Insomma mettere insieme un grande classico della letteratura mondiale e una grande ed eclettica artista contemporanea non può che essere una miscela esplosiva: non potete perdevi l’Alice a pois dell’Alice moderna Yayoi Kusama.

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© Yayoi Kusama

“Come lo sai che sono matta?” disse Alice.“Per forza” disse il gatto “altrimenti non saresti venuta qui”.

Da 9 anni in su.

Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, Lewis Carroll, Yayoi Kusama, Orecchio Acerbo, 2013

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Ilaria Cairoli