Wolfgang Bauer, 'Al di là del mare' - La recensione
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Wolfgang Bauer, 'Al di là del mare' - La recensione

In fuga verso l'Europa con i siriani. Un libro-documento per comprendere la migrazione di massa del nostro tempo

"In cinquant'anni, sul muro di Berlino costruito dalla DDR furono uccise 125 persone che tentavano di fuggire. Per questo motivo..." La copertina di Al di là del mare, coraggioso reportage del giornalista tedesco Wolfgang Bauer, ha in taglio basso questa anticipazione di cui riporto il seguito: ...per questo motivo "nel mondo libero il muro divenne simbolo di crudeltà inumana". Oggi il simbolico muro che piaga le nostre coscienze è il mar Mediterraneo solcato dai trafficanti di esseri umani. Il mare nostrum divide chi ha tutto da chi non ha nulla. L'antica culla d'Europa, divenuta "teatro del suo fallimento".

Nel 2014 3.419 profughi sono annegati nel Mediterraneo mentre cercavano di fuggire verso l'Italia o la Grecia. Il totale di morti si aggira sui 20.000, ma all'inizio dello scorso anno le Nazioni Unite hanno smesso di tenere il conto. Sempre nel 2014 circa 207.000 persone in fuga dalla guerra e dalla miseria hanno attraversato il braccio di mare che separa l'Africa dall'Europa. L'anno prima erano state 60.000 e nel 2015 la crescita è proseguita, esponenzialmente. Oggi potrebbero essere almeno 600.000 le persone che aspettano solo il momento giusto per imbarcarsi. Mi chiedo se le cifre del grande esodo possano ispirare riflessioni illuminate e caritatevoli alla conferenza sul clima che si sta svolgendo a Parigi.

Giornalista di razza e di cuore - uno che nel 2007 si trasferì in Afghanistan al seguito dell'esercito americano, denunciandone poi gli abusi - Wolfgang Bauer decide di unirsi sotto copertura a un gruppo di siriani in fuga dal mattatoio umano che è diventato il loro paese. In Egitto si finge profugo caucasico insieme al fotografo ceco Stanislav Krupar, aderendo alle offerte di fantomatici agenti, la faccia presentabile di un'imprenditoria emergente e oscena: il traffico di uomini. La sua struttura non è molto diversa dall'industria turistica, racconta Bauer. Tante offerte, tante promesse e altrettante illusioni, un giro enorme di soldi. Ma non c'è cabina di prima classe. Per quanto uno possa aver pagato, si finisce tutti sullo stesso barcone.

Le avventure di questo piccolo gruppo di diseredati sono talmente incredibili da sbaragliare la fantasia di uno sceneggiatore. Mentre il ritmo del narratore, teso, asciutto, nervoso, commosso, oscilla di continuo tra passione e angoscia. Le relazioni umane tra i fuggiaschi - uomini del ceto medio siriano fra cui Amar e i fratelli Alaa e Hussan, di cui seguiamo le peregrinazioni per terra e per mare - vi giocano una parte fondamentale, speculare alla brutalità drogata degli scafisti, al punto che il giornalista non esiterà a mettersi in gioco in prima persona pur di compiere un atto di amicizia. Umanitario ma illegale: il trasporto di clandestini oltre frontiera, verso il sogno della Scandinavia.

Noi europei siamo rimasti a guardare la Siria morire. "Ho visto la rivolta pacifica trasformarsi in una sanguinosa guerra civile", racconta Bauer, quando i soldati del regime hanno cominciato a sparare addosso alle migliaia di persone che manifestavano pacificamente contro il governo corrotto. Lì è iniziata la fine di uno Stato. L'epilogo di questo libro contiene poche, sintetiche riflessioni che sono però un tormento per la nostra coscienza individuale e collettiva. Per esempio, che avere la morte sotto gli occhi ogni giorno cambia la vita delle persone, fino a che "il paradiso dell'aldilà comincia a sembrare più a portata di mano dell'esperienza terrena". E che ogni volta che un migrante - uomo, donna o bambino - mette a repentaglio la sua dignità consegnando la vita ai trafficanti, anche noi ci imbarbariamo, senza saperlo, in maniera graduale.

Ma compiere un atto di misericordia è possibile, conclude il giornalista della Zeit. Anche oggi (proprio oggi) dopo gli attentati di Parigi. La Germania lo fece ai tempi della guerra nei Balcani, quando concesse ai profughi della Bosnia-Erzegovina diritto di asilo incondizionato purché si impegnassero a tornare nel loro paese una volta tornata la pace. Un libro da leggere, un pensiero da divulgare.

Wolfgang Bauer
Al di là del mare
La Nuova Frontiera
153 pp., 12 euro

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Michele Lauro