Tim Willocks, intervista al nuovo fenomeno del noir
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Tim Willocks, intervista al nuovo fenomeno del noir

Due chiacchiere con l’autore di 'Re macchiati di sangue', da alcuni paragonato a Raymond Chandler e James Ellroy. Ma lui preferisce Sergio Leone

Ha ricevuto elogi addirittura da sua maestà James Ellroy e ha collaborato con star del cinema come Steven Spielberg e Dennis Hopper, firmando tra l'altro la sceneggiatura del documentario The Unfinished Journey e del film Lo straniero che venne dal mare. Ma è passato anche alle cronache per una relazione con Madonna. Stiamo parlando di Tim Willocks, autore inglese che sembra aver agguantato saldamente un posto tra i migliori scrittori di thriller noir contemporanei.

Psichiatra di formazione, Willocks impregna i suoi libri di violenza ma anche di abbondante psicologia, come in Re macchiati di sangue, romanzo pubblicato da Mondadori nel ’97 e recentemente riedito in Italia da Edizioni BD, o il suo più famoso Bad City Blues, romanzo d'esordio targato Cairo Publishing.

Grazie a Matteo Strukul , ideatore della linea Revolver di Edizioni BD, abbiamo potuto rivolgergli qualche domanda per conoscere meglio il suo lavoro.

Quanto di te stesso c'è nelle storie che racconti? Da dove provengono?

Lo psichiatra che è in me è tentato di rispondere che nelle mie storie non c'è nulla se non me stesso, a livello inconscio, ma vi è anche molta osservazione del mondo intorno, altrimenti sfornerei racconti incomprensibili. Rispondono a un desiderio, un bisogno di esplorare nuovi mondi attraverso l'immaginazione, mondi che vadano oltre la mia realtà ristretta, e di usarli come filtro per miei i sentimenti.

La tua vita è un noir?

La mia vita ha certamente periodi neri e molti momenti di follia, ma se fosse un vero noir credo che sarei un personaggio di quelli che muoiono o che vanno in prigione.

Com'è il tuo rapporto con i lettori italiani? Cosa pensi di loro?

Adoro l'Italia – i suoi paesaggi incredibili e vari, la sua complessa cultura – e adoro i miei tanti amici italiani, anche quelli che non leggono i miei libri. I lettori italiani sembrano riconoscere nei miei lavori molti elementi che sfuggono invece agli inglesi o agli americani, forse perché “l’occhio italiano" è più allenato a vedere oltre la superficie delle cose, specialmente nell'arte. Sento inoltre che hanno un miglior senso dell'ironia nei confronti delle crudeltà e delle ingiustizie della vita, temi che sono spesso trattati nelle mie storie. Altrove, questo humour nero non è sempre riconosciuto.

Nella prefazione di Re macchiati di sangue, Lindwood Barclay ha scritto: “Il romanzo affonda le proprie radici nella grande tradizione del noir di Dashiell Hammett, Raymond Chandler e Ross Macdonald, ma come se i libri di quegli autori fossero stati ribattuti a macchina da James Ellroy e Quentin Tarantino”. Sei d'accordo?

Sono onorato di essere stato affiancato a questi grandi artisti. Considero Ellroy uno degli autori americani più originali e influenti della mia vita. Comunque, a parte Chandler, non ho mai letto nessuno di questi scrittori prima di aver pubblicato Bad City Blues e Green River Rising. A influenzare pesantemente la mia scrittura, fin da quando avevo dieci anni, è stato Sergio Leone. È difficile riassumere in poche parole l'impatto straordinariamente rivoluzionario dei suoi western, ma posso dire che hanno stravolto la mia immaginazione – e il cuore e l'anima – e continuano a farlo ancora oggi (Tarantino sarebbe d'accordo). Guardo i film di Leone almeno una volta all'anno e ascolto Ennio Morricone quasi ogni giorno.

Perché consideri così importante Sergio Leone?

Leone ha preso la quintessenza della storia americana rimodellandola per i suoi propositi artistici e filosofici. È stato in grado di farlo attraverso una visione radicale, intensa ed espressiva: un iperrealismo che raggiunge senza paura (e simultaneamente) un’oscura ironia e profondità di sentimenti. Il significato e la forza dei suoi film trascendono le trame, i generi, le  radici culturali. Questo tipo di approccio, molto più di ogni altro, è ciò che ispira il mio lavoro.

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Re macchiati di sangue - Tim Willocks (Revolver - Edizioni BD)
Bad City Blues - Tim Willocks (Cairo Publishing)

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Andrea Bressa