“Savana padana”. Un western nel nordest
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“Savana padana”. Un western nel nordest

Torna in libreria il romanzo di Matteo Righetto, che mescola adrenalina, ironia e critica sociale

Esce dopodomani in libreria e vale la pena dedicarci del tempo. È Savana Padana di Matteo Righetto, un romanzo breve (133 pagine) uscito nel 2009 per Zona e riproposto ora, dopo una revisione dell'autore, da Tea.


Il titolo dice molto del libro, che racconta le intricate e pericolose vicende di un paesino veneto, San Vito Oltrebrenta, e dei suoi abitanti, divisi fra immigrati e indigeni rozzi e incattiviti dalla crisi. Ma lo fa con uno stile scattante, ironico e a volte spietato nella critica sociale.
San Vito è "Una chiesa, tre condomini e qualche villetta. Ma San Vito è soprattutto una strada lunga e dritta che da sempre spacca in due l'intero paese. Con un bar da una parte, e uno dall'altra”. Fra questi due bar e il sottobosco che ci sta dentro si scatena una guerra in cui Berto e Santo, due amici da sempre, cercano di sopravvivere.


Matteo Righetto è nato a Padova nel 1972, dove vive e insegna Lettere; ha scritto diversi libri per bambini e questo è il suo primo romanzo, seguito da Bacchiglione Blues (Perdisa Pop).Tre anni fa Savana padana ricevette critiche lusinghiere ma rimase fuori dal grande giro. Ora a portarlo in alto con una distribuzione nazionale ci prova un editore più mainstream. Di certo ci sono ottimi ingredienti, compresa una trama che non perde un colpo e tante invenzioni, comprese quelle in dialetto veneto. Non manca nemmeno la benedizione, in forma di fascetta, di un altro cantore di quelle terre contraddittorie, Massimo Carlotto, che ha selezionato un racconto di Righetto per una raccolta noir.

Staremo a vedere.  

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Martino De Mori