Roberto Denti, un ricordo personale
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Roberto Denti, un ricordo personale

La passione, l'ironia, l'energia di un libraio straordinario

Ho conosciuto Roberto Denti di persona a marzo dell’anno scorso, per un’intervista sulla Libreria dei ragazzi , che compiva allora quarant’anni.

 Ricordo il timore e l’agitazione mentre mi avvicinavo a via Tadino, sede della libreria. Per chi si occupa di letteratura per l’infanzia, Roberto Denti è più di un maestro, è un vero e proprio nume tutelare.

 Ricordo che la tensione si è sciolta in meno di un minuto, quando l’ho effettivamente incontrato, seduto sulla poltrona dietro agli scaffali della sua libreria. Un sorriso gentile, l’affabilità di chi riesce a farti sentire subito a casa, tante parole e molta ironia.

 In quell’incontro ho scoperto che Roberto Denti, oltre ad essere un libraio appassionato, uno strenuo difensore dei bambini e un vero e proprio genio della letteratura per l'infanzia, era un narratore instancabile dalla memoria eccezionale: vita, storia, lavoro, letture, passioni si intrecciavano amabilmente nel suo discorso.
E io ascoltavo, rinunciando quasi del tutto a fare domande, perché le risposte venivano da sole, dal suo racconto e dalle battute pronte e brillanti che scambiava con Gianna Vitali, sua compagna di vita e di lavoro.

 È stato un incontro che mi ha rallegrato il cuore, l’idea che ci fossero persone così straordinarie mi aveva caricato di positività.

 Oggi è stato molto triste sapere che non avrei più avuto la possibilità di incontrarlo e ascoltare i suoi discorsi, saggi e divertenti allo stesso tempo. Ora ci sono i suoi libri , di cui posso ancora leggere le parole, la Libreria dei Ragazzi, che è un grande regalo lasciato da Roberto Denti a piccoli e grandi lettori di ieri, di oggi e di domani, e poi il ricordo personale delle storie che mi ha raccontato, del suo parlare fuori da ogni luogo comune, della sua disponibilità e del suo sorriso gentile. Grazie.

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Ilaria Cairoli