Da Michael Connelly ad Adam Zagajewski, dal poliziesco a piccole cose in versi
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Da Michael Connelly ad Adam Zagajewski, dal poliziesco a piccole cose in versi

Due investigatori e la poesia che si confronta con interrogativi e dilemmi, con il mondo della natura e della storia, esplorando le contraddizioni della nostra condizione

COM'È DEBOLE IL DETECTIVE SNOB
di Antonio Tricomi
È un obbligo imposto dal genere: nella letteratura poliziesca almeno classica, l’investigatore privato è un dandy che ama estraniarsi da una società ritenuta gretta e dimostrare ai cittadini che l’affollano la propria superiorità intellettuale, risolvendo enigmi per chiunque altro incomprensibili. Corrispondono a tale ritratto i detective che hanno inaugurato il giallo, ossia l’Auguste Dupin creato da Edgar Allan Poe e lo Sherlock Holmes ideato da Arthur Conan Doyle, nonché molti altri investigatori della crime story: basti pensare a Hercule Poirot di Agatha Christie o al Nero Wolfe di Rex Stout. È uno snob "abituato a un certo stile di vita", che non può più permettersi ma cui non rinuncia, pure Johann Friedrich von Allmen, il protagonista della serie gialla concepita da Martin Suter. Almeno nel secondo libro del ciclo, Allmen e il diamante rosa, le avventure del detective non hanno però il potere di avvincerci. Forse perché la scrittura di Suter non abbina altri pregi a quello della scorrevolezza.

Allmen e il diamante rosadi Martin Suter
Sellerio, 225 pagine, 13 euro

PERSINO UN ELENCO È POETICO
di Alberto Bertoni
Di Adam Zagajewski (polacco del 1945, oggi attivo fra Cracovia e Chicago) Adelphi presenta un’ampia raccolta, Dalla vita degli oggetti, ottimamente curata da Krystyna Jaworska. La poesia di Zagajewski è fatta di "amichevoli fecondazioni" fra le diverse arti, con un’attenzione specifica per musica e pittura. Essa muove da un principio di molteplicità, nella convinzione che "la poesia cresce sulla contraddizione ma non la ricopre". I testi non hanno difficoltà semantiche e procedono per descrizione ed elencazione di dati, fatti, individui ben definiti: ma alla fine squarciano questa fodera oggettiva trasportandoci in territori metafisici. Ed è proprio nel momento dell’epifania che la visione si consolida e torna unitaria, originale: "La luce guarda l’ombra dall’alto,/ con indulgenza, forse con rimpianto".

Dalla vita degli oggetti di Adam Zagajewski
Adelphi, 234 pagine, 20 euro

IL RITORNO DI HARRY BOSCH
di Alessandra Iadicicco
I venti di Santa Ana soffiano dalle montagne su Los Angeles come in un racconto di Raymond Chandler, né mancano cinesi cattivi di hammettiana memoria, qui forse affiliati alla misteriosa Triade, una mafia che allunga i suoi tentacoli su L.A. fino da Hong Kong, dove il detective Harry Bosch sarà costretto a recarsi per salvare la figlia teenager da un sequestro. Tutto parte dall’assassinio di un commerciante cinese di liquori che non è più in grado di pagare il pizzo. "Bosch aveva creduto per tutta la vita di avere una missione" e nel Respiro del drago Michael Connelly lo mette alla prova davanti al rischio di perdere gli affetti più cari. Lo stile non è quello di Chandler, ma ce n’è abbastanza per una lettura coinvolgente.

Il respiro del drago di Michael Connelly
Baldini Castoldi Piemme , 355 pagine, 19,90 euro

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