'Love toys' di Valeria Benatti. Il boom del sesso
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'Love toys' di Valeria Benatti. Il boom del sesso

L'intervista. Non un manuale, ma un romanzo sul più bel gioco del mondo: l’amore

Diversamente libro, Love toys non è un manuale. Non è un libro fotografico (l’immaginazione la dobbiamo far scattare alla fine della lettura). Non contiene sezioni in cui viene spiegato come fare per eccitare il lui o la lei in questione, o quale sex toy (per l’appunto) usare per scaldare gli animi prima di un rapporto.
Love toys è oltre. E altro.

Finalmente una bella storia, divertente quanto appassionante, in cui la protagonista, la Daphne Vibrante (non quella in carne e ossa) arriva ad un punto della sua vita in cui occorre ricominciare. Il bivio che le si presenta le farà percorrere la via in cui potrà regalare momenti indimenticabili di appagamento sessuale a chi ne ha bisogno. Non lei, sia ben inteso, ma i suoi preziosi giocattoli.

Love toys (Giunti) è il primo romanzo di Valeria Benatti, voce di Rtl 102,5 e volto televisivo (tra le altre, Kitchen in love) noti al pubblico. Bookcity è stata l’occasione per presentare il suo libro e per farle qualche domanda.

Che cosa ne pensi delle manifestazioni come BookCity Milano, credi che possano servire a chi non legge per avvicinarsi alla lettura visti e considerati i minimi livelli di lettori?
Assolutamente sì, le code prima di tutti gli eventi che ci sono state e che ci sono qui alla manifestazione lo dimostrano. Ma molto dipende anche dall’offerta dei libri. Io spero con il mio di “acchiappare” coloro che abitualmente non leggono, ma che hanno voglia di uno svago così come è stato per le Cinquanta sfumature, esempio azzeccatissimo perché ha dato una grande svolta: persone che non avevano mai letto hanno iniziato, si sono fatte venire voglie strane e magari pure rivitalizzato il loro rapporto matrimoniale e non. Ben vengano quindi i libri, di ogni genere, che avvicinano alla lettura e anche alla sessualità. Cosa c’è di meglio?
Con Love toys sarà la stessa cosa, soprattutto grazie al gadget vibrante (ndr, il libro viaggia in coppia con un rossetto “molto particolare” dai mille piaceri nascosti).

Daphne, la tua protagonista, si deve reinventare. E cosa c’è di meglio di questi tempi che entrare nel mondo dell’eros? Eccola infatti alle prese con una vendita del tutto particolare grazie a cui le sue clienti scopriranno piaceri mai immaginati prima. Anche tu credi che le Cinquanta sfumature abbiano definitivamente sdoganato il sesso, spinto le donne ad andare oltre e permettersi così il lusso di una sessualità spinta?
È chiaramente così. Non dico dal punto di vista letterario, ma dal quello del costume questa trilogia è servita tantissimo perché si è riusciti a parlare apertamente di sessualità, di giochi, di trasgressione, di fantasie, ed è una cosa che non era mai stata fatta. Grazie a questo tante donne si sono riversate nei sexy shop a caccia di completini sexy piuttosto che vibratori e quant’altro, c’è stato un vero e proprio boom.
Anche Love toys dà il suo contributo in questo senso allo sdoganamento del sesso nel nostro paese. A differenza delle Sfumature qui la mia donna è però attiva, non è una bambolina ingenua e innocente che viene introdotta dal maschio. Qui è la donna in prima persona che si informa, che trascina l’uomo e che sceglie. Porta quindi le donne ad essere più esplicite nel parlarne e nell’agire.

Daphne Vibrante esiste, è una donna in carne e ossa. Ma il fatto che lei perda il lavoro e si debba reinventare lo leghi al momento economico attuale?
In molti sono in questa situazione e quindi mi sembrava azzeccato con il momento storico. Inoltre il mercato dei sex toys è in positivo, a differenza di tanti altri, quindi mi sono detta perché non facciamo diventare Daphne una persona che prende in mano il suo destino sfigato per via della cassa integrazione e anziché piangersi addosso le faccio provare con coraggio e determinazione e anche con una certa impudenza a fare una cosa contro corrente?

Mi racconti la storia di Daphne Vibrante, quella in carne e ossa?
L’ho conosciuta alla presentazione di un mio precedente libro (Fulminata dall’amore, Kowalski) e immaginati il mio stupore quando mi ha detto che vendeva vibratori… Sono andata poi a trovarla nel suo negozio e mi sono trovata davanti tutta quella mercanzia, io che ero rimasta un po’ indietro sul tema, essendo entrata l’ultima volta in un sexy shop credo venti o trent’anni fa. E come erano squallidi allora. Mi sono resa conto dell’evoluzione che ha accompagnato anche questo mercato e l’oggettistica in generale, dai materiali ai colori e alle forme.
Per scrivere Love toys mi sono documentata e sono quindi rientrata nei sexy shop, ho anche trovato dei luoghi molto belli (a Milano, Sex Sade). Oggi entri e non ti senti a disagio come accadeva una volta in certi negozi pensati più al mondo maschile.

Love toys è un libro sul più bel gioco del mondo: l’amore. Che utilizza strumenti del piacere. Credi che ci sia ancora tanta reticenza da parte delle donne a parlarne?
Certo, perché rappresenta ancora un tabù per certi versi a causa dei retaggi antichi del nostro paese. Però si sta andando anche avanti, per esempio grazie a grandi attrici, come Cameron Diaz, che dichiarano tranquillamente che ne fanno uso. Poi non dimentichiamoci di Sex & The City che è servito come nient’altro a mostrare le donne che parlano di sesso, e molto più liberamente degli uomini.

Come mai i sex toys hanno il potere magico di accendere la miccia alle coppie spente?
Non è l’oggetto, ma è l’idea di andare a cercarlo, di fantasticare su questo, al pensare a come utilizzarlo e tutta la parte dei preparativi che fa sì che questa cosa funzioni. Non è l’oggetto in sé, è il fatto di dedicarsi del tempo.

Questa è la vita che sognavi da bambina?
Sì, ammetto che volevo scrivere libri e fare radio e sto quindi facendo esattamente quello che sognavo. Ho iniziato con una radio privata a quindici anni, sono poi passata per la carta stampata, la tv, ho fatto di tutto mentre il primo libro (Kitchen in love, Gribaudo) me lo sono regalato per i miei cinquant’anni. Ci vuole tempo per acquisire la sicurezza necessaria.

Grazie Valeria!

Love toys
di Valeria Benatti
Giunti, 2014
(192 pagine)

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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