'La principessa che imparò a volare' di Stacy Gregg
Il Battello a Vapore
Lifestyle

'La principessa che imparò a volare' di Stacy Gregg

Una storia di emancipazione e di amicizia profonda. Letta da una bambina di 10 anni

"Io sono una principessa, ma questa non è una fiaba. Eppure, la storia fra me e Bree è cominciata come tutte le fiabe che si rispettino: C'era una volta in Arabia, molti anni fa"

La principessa che imparò a volare (Il Battello a Vapore) è un libro che ho letteralmente divorato. Non sono una gran lettrice, ma quando sono rimasta “forzatamente” senza tecnologia ho avuto solo i libi come compagnia.
Il primo messaggio che mi ha trasmesso questo libro è quanto la mamma sia importante per tutti noi, soprattutto quando non c’è più.

Ma l’amore ha qui anche un significato più grande: amare tutto quello che ci circonda, come la natura e le persone. Senza dimenticare mai di divertirsi.
La principessa Haya, la protagonista, ha sempre voluto fare quello che tutte le bambine normali fanno, come per esempio giocare a calcio con il suo fratellino Ali e cavalcare Bint Al Reeh, il suo cavallo. Tutto questo è reso difficile dalla sua governante che le impone ore e ore di studio per diventare una perfetta signorina, come lo era stata la sua mamma.

Ho avuto la conferma leggendo il libro che un animale può essere più di un semplice amico: può essere il migliore amico. Haya ha infatti cresciuto Bint Al Reeh come una sorella più piccola perché quando le era stata regalata, la puledra aveva solo due giorni, mentre Haya sei anni. Haya se ne è presa cura quando era ancora piccola: le ha dato il latte e l’ha domata e insieme hanno vinto la coppa del re.

La parte che mi è piaciute di più del libro sono queste: “La velocità è tale che sembra quasi di volare attraverso il campo, e la galoppata è così fluida, uniforme, così differente dai continui sobbalzi del trotto, che è come stare su un cavallo a dondolo”. Mi è piaciuto molto il paragone che fa co il galoppo e il volo.

Mi è anche piaciuto che Haya si preoccupi del fratellino quando pensa se, rinchiuso nel porta vivande, avrà abbastanza aria. E per finire mi è piaciuto che Haya abbia una scatola dei tesori. Credo che la farò anche io una scatola dei tesori.
Vi consiglio di leggere questo libro, è molto bello.

(recensione di Viola, 10 anni)

La Principessa che imparò a volare
di Stacy Gregg
Il Battello a Vapore, 2016

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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