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John Le Carrè fa rinascere George Smiley in un nuovo romanzo

'A Legacy of Spies' è il titolo della nuova spy story firmata da Le Carrè. Protagonista, dopo 25 anni, ancora George Smiley

A 86 anni John Le Carrè non sembra voler fermare la sua voglia di raccontare storie. L'autore de La spia che venne dal freddo, dopo una sortita autobiografica lo scorso anno con Tiro al piccione (Mondadori), ritornerà presto in libreria con un nuovo romanzo dal titolo A Legacy of Spies (edito da Viking Books, dal prossimo 7 settembre, per ora solo in inglese). Si tratta ancora una volta di una spy story, ma soprattutto rappresenta il ritorno di George Smiley, l'investigatore con un passato di agente nei servizi segreti britannici, uno dei personaggi più amati dello scrittore inglese, a 25 di distanza dalla sua ultima avventura.

La prima apparizione di Smiley risale al 1961, nel libro Chiamata per il morto, che è anche il romanzo d'esordio di Le Carrè. È qui che nasce una delle figure più iconiche della letteratura di spionaggio, celebre per essere stato il protagonista di capolavori amati dai fan di Le Carrè e molto conosciuti dal grande pubblico, grazie anche a diverse trasposizioni cinematografiche (la più recente è La talpa, film del 2011 di Tomas Alfredson con Gary Oldman nei panni di George Smiley).

Gli altri titoli sono Un delitto di classe (1961), il celebre La talpa (1974), L'onorevole scolaro (1977), Tutti gli uomini di Smiley (1980) e Il visitatore segreto (1990).

Mary Mount, la editor che si è occupata di A Legacy of Spies, ha rilasciato le prime impressioni sul sito della Viking Books (divisione della Penguin Random House). Lo considera un romanzo capace di restituire la stessa tensione del La spia che venne dal freddo, il capolavoro di Le Carrè (senza Smiley), ma anche in grado di richiamare temi e sfumature dei precedenti titoli legati al personaggio inserendoli efficacemente nel presente.

Nella trama troviamo Peter Guillam, fedele collega e discepolo di George Smiley al MI6 ormai in pensione, che si vede recapitare una lettera dei servizi segreti. È una convocazione: l'intelligence ha bisogno dello sguardo e dell'esperienza di veterani come Guillam e Smiley, per aiutare una nuova generazione di spie che non ha vissuto la Guerra Fredda, in difficoltà in un mondo caotico in cui gli avversari sono sempre più ambigui.

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Andrea Bressa