Jenny Offill, "Sembrava una felicità"
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Jenny Offill, "Sembrava una felicità"

Il primo titolo della nuova casa editrice Enne Enne è un piccolo capolavoro. Da leggere

Indagare su cosa sia il ritmo nella scrittura può sembrare lavoro unicamente per teorici e accademici. Non è così, soprattutto mentre si legge Sembrava una felicità di Jenny Offill, in uscita per la neonata casa editrice Enne Enne: viaggia ad alta velocità. Ma gli inseguimenti, la suspense e la concitazione sono quelli lenti della vita quotidiana, di una famiglia con una bambina piccola, di un amore sfilacciato e di un libro da scrivere.

Contrasti che sembrano collocarsi a distanze siderali, qui si scoprono invece contigui, addirittura sovrapponibili. Perché a guidarli è l'inquietudine che prende per mano il lettore e lo accompagna in piccoli viaggi mentali, sprofondi di intimità, accelerazioni fulminee d'intuizione, in un flusso di coscienza sapientemente dosato e costruito su una storia.

La voce narrante femminile è quella di una giovane donna che non si vuole sposare, ma che invece poi s'innamora e ha una figlia. Che vede trasformare la sua maternità in solitudine, il matrimonio sgretolarsi tra le mura domestiche per colpa di un tradimento e il suo obiettivo professionale - diventare un genio della letteratura - impallidire sempre di più.

Ma lei è tenace più di tutto nel cercare la felicità. La sua felicità, nel momento in cui si svolgono i fatti. E questo è il terreno di accelerazioni e frenate, di vicissitudini e pensieri, di citazioni filosofiche, letterarie e artistiche e di quel tono - meraviglioso e raro - che sa fare dell'ironia un'arma micidiale attraverso cui osservare il presente. Allora gli occhiali da cambiare vanno cercati fuori moda, le signore che fanno yoga sono emblema del proprio conformismo e la tristezza interiore può raggiungere livelli così alti da avvicinare chi la prova alla levitazione.

Libro dell'anno 2014, il romanzo di Jenny Offill è da leggere tutto d'un fiato, perché è impossibile fermarsi. Ma è un libro a cui pensare a lungo, perché è impossibile restarne estranei. È un testo misterioso e universale insieme, che parla in maniera intelligente della vita di tutti noi. Di sicuro, parla a tutti quelli che leggono di notte, che amano la vita, che cercano un amore, che vogliono - soprattutto - la felicità.


Jenny Offill, "Sembrava una felicità", NN editore


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Micol De Pas