I 5 saggi migliori in uscita
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I 5 saggi migliori in uscita

I saggi più interessanti di prossima uscita in libreria, per essere sempre informati sulla nostra attualità

Carlo Bordoni, Fine del mondo liquido

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Zygmunt Bauman ci ha insegnato che la società postmoderna è liquida: convulsa e veloce, dominata dal capitalismo e dalla costante necessità di adeguarsi alla massa. Una società in cui l’uomo è prima di tutto consumatore omologato: ma se tutta la vita è consumo allora tutto è merce, anche l’individuo. Carlo Bordoni, sociologo e autore proprio con Bauman di Stato di crisi, con Fine del mondo liquido (Il Saggiatore, 2017) propone un superamento del concetto di modernità liquida e constata l’incapacità della società, dunque delle persone che la compongono, di capire se stessa. Il nostro tempo è definito da Bordoni “interregno”, un momento di transizione verso un nuovo futuro in cui il nostro compito è trasformare il malessere sociale e il decadimento morale in vista di una nuova società più libera ed egualitaria.

Carlo Bordoni
Fine del mondo liquido
Il Saggiatore, 2017
120 pp., 16 euro

Mannucci e Fronte, Cambiamo aria!

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Uomo e ambiente sono strettamente legati, e la salute dell’uno dipende dalla salute dell’altro. Sono stime che fanno impressione, ma un’aria inquinata peggiora inevitabilmente il nostro stato di salute arrivando a causare, nel mondo, fino a seimilioni e mezzo di morti all’anno. Nonostante sanzioni e accordi internazionali volti a limitare l’inquinamento, la strada per un’aria pulita è ancora lunga.
Siamo assuefatti allo smog, così come siamo assuefatti alle notizie sullo sforamento dei limiti di polveri sottili nell’aria e sulle malattie da inquinamento, ed è un problema. Questo saggio, con la prefazione di Umberto Veronesi, oltre a fornirci dati, analisi e spiegazioni di tutti i processi dell’inquinamento, ci spiega quello che possiamo fare nel nostro piccolo, come cittadiniconsapevoli, per migliorare la nostra salute e contenere questa strage silenziosa e implacabile.

Pier Mannuccio Mannucci e Margherita Fronte
Cambiamo aria!
Baldini e Castoldi, 2017
208 pp., 15 euro

Lombardi e Menichetti, Vatileaks 2

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Tutti, in Italia, hanno sentito almeno una volta parlare di “Vatileaks”, la massiccia fuga di informazioni riservate che ha visto coinvolto il Vaticano e che ha portato al processo, iniziato il 24 novembre 2015, al Segretario della prefettura degli affari economici della Santa Sede, Lucio Ángel Vallejo Balda, a Francesca Immacolata Chaouqui e ai due giornalisti Emiliano Fittipaldi e Pierluigi Nuzzi. Il processo, oltre a mettere sotto i riflettori la Santa Sede e i suoi interessi, ha anche portato alla diffusione di una catena di accuse e scandali. In Vatileaks 2, scritto dall’ex direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, e dal giornalista Massimiliano Menichetti, si ragiona sullo svolgimento e sugli esiti del processo, che si è concluso a luglio 2016 con la condanna in primo grado di Vallejo Balda e Chaouqui e il proscioglimento dalle accuse di Nuzzi e Fittipaldi.

Federico Lombardi e Massimiliano Menichetti
Vatileaks 2
Rizzoli, 2017
266 pp., 18 euro

Catherine Millot, Vita con Lacan

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Catherine Millot, allieva e compagna di Jacques Lacan, ci consegna il memoir degli anni passati con il celebre psicoanalista e filosofo. Il lungo racconto di un rapporto profondissimo, la fusione di due animi fondata sulla trasparenza e la totale comprensione, e di un uomo che, lontano dai riflettori accademici, corre in macchina bruciando semafori, fa sci nautico, trascina amici e collaboratori lungo la costa ligure da un paese all’altro. La lievità, musicale e quasi onirica, del racconto va di pari passo con una scelta terminologica meticolosa, profondamente legata alla psicanalisi. Riflessioni intime e racconti di vita vissuta ironici e divertenti, danno vita all’autobiografia di un amore in cui fa capolino un Lacan sconosciuto ai più e un milieusociale e intellettuale ormai scomparso.

Catherine Millot
Vita con Lacan
Raffaello Cortina Editore, 2017

Alberto Contri, McLuhan non abita più qui

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Parlare di internet e dei social media non significa solo parlare di una rivoluzione tecnologica ma anche di una rivoluzione antropologica. Contri, con McLuhan non abita più qui, prolunga allora il ragionamento del sociologo Marshall McLuhann, che pur da sostenitore delle nuove tecnologie temeva che queste potessero indebolirci nel ragionamento e nelle emozioni, ai nuovi social media e all’impatto sociale che questi hanno sulle persone, unico vero contenuto della Rete.
Da quest’analisi deriva la domanda, fondamentale, attorno a cui ruota tutto il testo: è possibile che il cervello si stia adattando all’ipervelocità di internet e dei social media o stanno nascendo patologie causate da ipervirtualità e sovraccarico di prestazioni neuronali? Diversi sono gli elementi che preoccupano Contri, dalla scomparsa della scrittura a mano alla lettura su schermo, alla diversa sensibilità e modalità di pensiero che stanno sviluppando più giovani. La risposta? Sembra per ora essere una, la più antica e necessaria: l’insegnamento.

Alberto Contri
McLuhan non abita più qui
Bollati Boringhieri, 2017
208 pp., 22 euro

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Matilde Quarti