Vite affascinanti, bizzarre e appassionate: gli scienziati si raccontano ai ragazzi in due collane ‘Lampi di genio’ e ‘Donne nella scienza’
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Vite affascinanti, bizzarre e appassionate: gli scienziati si raccontano ai ragazzi in due collane ‘Lampi di genio’ e ‘Donne nella scienza’

Le nuove collane di Editoriale Scienza sfatano un luogo comune diffuso: la vita degli studiosi è monotona e noiosa. Ci credereste che Pitagora era un asso del pugilato e che pensava di discendere dal Dio Apollo?

Se pensavate che la vita degli scienziati fosse roba da secchioni vi sbagliavate di grosso.
Editoriale Scienza ancora una volta ci stupisce, proponendo un punto di vista diverso e originale sul mondo della scienza e degli scienziati.

Lampi di genioe Donne nella scienza sono due collane che ci raccontano in modo semplice, stimolante e spassoso la vita e le scoperte dei grandi pensatori del passato e del presente.

I Lampi di genio sono delle autobiografie molto particolari. Gli scienziati prendono la parola, attraverso la voce di Luca Novelli, e si raccontano in prima persona. Con una scrittura piacevole e colloquiale, Luca Novelli ci racconta la vita di grandi scienziati dall’infanzia alla vecchiaia e nelle situazioni più disparate. Le parole sono accompagnate da immagini, schizzi e vignette che, con grande ironia, sdrammatizzano il racconto. Pitagora , I fratelli Lumiere , Darwin , Marie Curie e altri grandi geni non attendono altro che condividere con voi la loro storia. In fondo ad ogni libro c’è un piccolo dizionario illustrato dei termini più complessi.

“Sono eccellente in una specialità: il pugilato. Non uso la violenza, ma riesco a battere avversari più forti di me. Perché ho stile, ragazzi! Come ho stile nel muovermi, nel giocare e nel parlare, così ho stile nella nobile arte del pugilato.
A Samo mi sono esercitato a lungo prendendo a pugni i sacchi di granaglie di mio padre, ho combattuto contro atleti anziani e contro il mio compagno Policrate. A Olimpia ero iscritto tra i ragazzi, ma mi fanno gareggiare con gli adulti e... vinco!”

Pitagora di Samo, Pit per gli amici è una vera sagoma. Non solo ha scoperto e reso noto il teorema che porta il suo nome e che tutti, prima o poi nella vita, sono costretti ad imparare a memoria, ma ha anche viaggiato, fondato una scuola di studiosi a Crotone, si è occupato di musica, matematica e buona alimentazione e molto molto altro. Una vita inaspettatamente intensa, per chi pensa che la matematica sia riservata alle pappe molli.

Da 8 anni in su.

Pitagora e il numero maledetto, Luca Novelli, Editoriale scienza, 2012.

Donne nella scienza racconta la vita di donne eccezionali, che sono passate alla storia per le loro scoperte scientifiche. Vita, interessi, studi, passioni, affetti e sentimenti si intrecciano nel racconto coinvolgente di personaggi unici e talvolta dimenticati. Margherita Hack , Vandana Shiva , Marie e Irene Curie , Diane Fossey sono solo alcune delle grandissime donne di cui si parla in Donne nella scienza, ogni libro una storia unica, ogni libro una vita appassionata da non dimenticare.

Quando imparavo nuove cose dimenticavo tutto, perfino di avere un corpo, perfino chi ero. Una volta mi capitò una cosa davvero strana. Dovevo sostenere la prova scritta dell’esame di geologia, che verteva sullo studio della storia della Terra. Si trattava di un test: ci consegnarono un foglio con le domande e un quaderno blu su cui avremmo dovuto scrivere le risposte. Prima di cominciare il test, dovevamo scrivere il nostro nome sulla prima pagina del quaderno blu, ma io ero troppo ansiosa di cominciare a rispondere alle domande e non lo feci. (...) Scrissi, scrissi senza fermarmi mai. Quando arrivai alla fine, chiusi il quaderno e mi accorsi che  non c’era il mio nome. Il mio nome! Oddio non me lo ricordavo. Mi guardai intorno in cerca di aiuto, ma mi vergognai di chiedere ai miei vicini:
- Scusa, sai come mi chiamo?

Barbara McClintock è una scienziata davvero unica. È stata la prima donna a vincere il premio Nobel per la medicina senza condividerlo con un uomo. Barbara McClintock era capace di stare per dodici ore consecutive nei campi di pannocchie per fare esperimenti di genetica. Barbara McClintock ha avuto tre nomi: Benjamin quando era ancora nella pancia della madre e tutti speravano fosse un maschio, Eleanor appena nata e Barbara quando i genitori si accorsero della sua personalità forte e decisa e decisero che Barbara le si addiceva di più. Quanti altri bizzarri episodi si possono celare dietro alla vita di una donna che grazie a semplici pannocchie di mais ha vinto un premio Nobel?

Da 11 anni in su.

Pannocchie da Nobel. Storia e storie di Barbara McClintock, Cristiana Pulcinelli, Allegra Agliardi, Editoriale Scienza, 2012.

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Ilaria Cairoli