5 cose da sapere su Emily Dickinson
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5 cose da sapere su Emily Dickinson

Alcune curiosità sulla grande poetessa americana che 130 anni fa rivoluzionò il modo di fare poesia

1 – Mai una sola versione

Molte delle sue poesie avevano più varianti. L’autrice riempiva i suoi manoscritti di asterischi, che si riferivano a note indicanti diverse scelte di parole alternative per ogni poesia o verso. In questo modo non aveva mai la versione conclusa o definitiva.

2 – La poesia non è solo parole

Quello che abbiamo oggi non è esattamente ciò che scrisse l’autrice. Oltre alla censura su parole e linguaggio, al momento della pubblicazione venne fatta una grande pulizia anche sulla punteggiatura e l’ortografia, elementi importantissimi nell’arte della Dickinson. I suoi famosi trattini su manoscritto, per esempio, non erano per nulla uniformi: verso l’alto alcuni, altri verso il basso e le dimensioni variavano. Con buona probabilità la cosa serviva alla scrittrice per dire qualcosa anche attraverso la grafia.

3 – Ha scritto più di quello che possiamo immaginare

Di tutto il materiale prodotto dalla poetessa non ne abbiamo che una manciata. La Dickinson scrisse in realtà oltre 3.500 poesie, alcune delle quali in forma di lettera o di frammento.

4 – Meglio non pubblicare

Thomas Wentworth Higginson, patriota statunitense e amico della Dickinson, riconobbe immediatamente il genio della scrittrice, ma le consigliò di non pubblicare nulla, perché riteneva che non sarebbe stata compresa dal pubblico e dalla critica contemporanea. Ciononostante (o anche per questo) i due rimasero molto amici e, anzi, la poetessa riteneva che l’amico le avesse “salvato la vita”.

5 – La poesia prende forma

Non solo pagine o quaderni, per scrivere le sue liriche la scrittrice utilizzò anche buste da lettera. Aprendole, chiudendole o tagliandole accompagnavano la metrica e il significato delle poesie.

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Andrea Bressa