Le immagini di Madrid sotto assedio (1936-39) in mostra a Milano
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Le immagini di Madrid sotto assedio (1936-39) in mostra a Milano

A 80 anni esatti dalla battaglia di Guadalajara, la mostra fotografica su Madrid e la Guerra Civile Spagnola. Dal 18 marzo

Madrid ¡que bien resistes! Madrid ¡que bien resistes! Madrid ¡que bien resistes! mamita mía los bombardeos, los bombardeos (…)

Dalla canzone repubblicana "Puente de Los Franceses" (1936)

Nel marzo 1937 la città di Madrid, in mano alle forze della Repubblica, resisteva alla pressione dell'esercito franchista dal novembre dell'anno precedente, tre mesi dopo l'"alzamiento" del generalissimo Franco contro il governo del Fronte Popolare del luglio 1936. L'ultima azione contro i militari di stanza nella capitale insorti a fianco del caudillo si era risolta in un bagno di sangue con la battaglia della caserma Montana, espugnata a cannonate dagli Asaltos repubblicani. 

La città, governata dall'esecutivo di Largo Caballero, fu segnata da atti di violenza da parte di esponenti anarco-sindacalisti contro chiese e istituti religiosi, mentre le forze franchiste organizzavano la marcia di avvicinamento alla capitale. Per la popolazione di Madrid la morte arrivò presto dal cielo.

Le bombe caddero dagli apparecchi forniti a Franco da Mussolini e Hitler, mentre le truppe del caudillo incontrarono forti difficoltà a penetrare in Madrid per la strenua resistenza dei miliziani repubblicani e delle Brigate Internazionali. I nazionalisti, inoltre, non avevano ancora occupato il Nord industriale e le vie di collegamento con l'esercito repubblicano, che poteva così continuare i rifornimenti e sostenere l'assedio.

L'8 marzo 1937 i miliziani repubblicani fermarono i franchisti a Guadalajara, dove sul fronte nazionalista comandò i volontari fascisti italiani il Generale Mario Roatta. La vittoria della Repubblica sembrò aprire nuove speranze in una possibile sconfitta di Franco. 

Ma alla fine del 1937 la maggior parte della Spagna settentrionale cadde in mani nazionaliste, interrompendo così il flusso vitale di rifornimenti ai resistenti di Madrid. La mancanza di cibo, medicine e munizioni logorò la resistenza mentre gli aerei della Aviaciòn Legionaria rendevano la capitale spagnola un cumulo di macerie e vittime civili. Dopo un ultimo drammatico scontro tra i vertici militari repubblicani divisi sulla resa o sulla resistenza ad oltranza, il generale Francisco Franco sfondò l'ultima esile linea di difesa ed entrò a Madrid il 28 marzo 1939. Pochi mesi dopo sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, dalla quale il nuovo capo del Governo spagnolo sarebbe rimasto fuori, rimanendo al potere sino alla morte avvenuta nel 1975.

LA MOSTRA 

La mostra fotografica “Assedio a Madrid”, patrocinata dall’ Instituto Cervantes de Milán e realizzata in collaborazione con il “Ministerio de Educación, Cultura y Deporte. Archivo General de la Administración” del governo spagnolo è prodotta per “History & Photography – La Storia raccontata dalla Fotografia” (www.history-and-photography.com), un progetto rivolto al grande pubblico e alle scuole che ha per obiettivo raccontare la storia contemporanea attraverso la valorizzazione degli archivi storici fotografici (in particolare di fotoreportage) sia italiani che internazionali, sia pubblici che privati.

L’esposizione, alla Casa di Vetro di Milano, dal 18 marzo al 27 maggio 2017, si compone di circa 60 riproduzioni digitali da stampe fotografiche, selezionate tra le circa 3000 immagini conservate dall’ “Archivo Fotográfico de la Delegación de Propaganda y Prensa de Madrid durante la Guerra Civil”.

In particolare, sulla falsa riga della catalogazione utilizzata all’epoca in cui è nato il fondo, la selezione di immagini mostra i primi momenti della ribellione dell’esercito guidato da Franco a Toledo, Guadalajara e Madrid, la mobilitazione popolare in difesa della capitale assediata, i bombardamenti aerei e i loro effetti, le sofferenze dei civili, la guerra nelle regioni intorno alla capitale, il ruolo delle donne presenti anche in prima linea come forze combattenti, la vita al fronte e nelle retrovie, e infine la campagna di alfabetizzazione delle truppe da parte del governo repubblicano. Autori della maggior parte delle foto selezionate sono Manuel Albero e Francisco Segovia, fondatori nel 1930 dell’agenzia fotografica Albero y Segovia Información Gráfica. Specializzati in fotografia sportiva, collaboratori di diverse testate giornalistiche, allo scoppio del conflitto divennero fotoreporter di guerra entrando nella storia della fotografia spagnola grazie alla qualità delle loro immagini. 

ASSEDIO A MADRID

1936 – 1939, LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA NELLE IMMAGINI DELL’ “ARCHIVO FOTOGRÁFICO 

DE LA DELEGACIÓN DE PROPAGANDA Y PRENSA DE MADRID DURANTE LA GUERRA CIVIL”


Dal 18 marzo al 27 maggio 2016

La Casa di Vetro

via Luisa Sanfelice, 3

20137 Milano

www.lacasadivetro.com

Da lunedì al sabato dalle 15:30 alle 19:30

Ultimo ingresso alle 19:00

Giovedì dalle 15:30 alle 18:00

Ultimo ingresso alle 17:30 

Info 02.55019565



Ministerio de Educación, Cultura y Deporte. Archivo General de la Administración, Fondo “Archivo Fotográfico de la Delegación de Propaganda y Prensa de Madrid durante la Guerra Civil”, Albero y Segovia Información Gráfica (Madrid, España)
Comandante del Corpo degli Ingegneri delle forze ribelli catturato dai miliziani Guadalajara (Spagna), 1936

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Edoardo Frittoli