Stripbook, quando la recensione si fa illustrazione
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Stripbook, quando la recensione si fa illustrazione

Un libro raccoglie le strisce con le recensioni disegnate da Marco Petrella per l’Unità. Cartoline a colori da un viaggio di libro in libro

Talvolta, leggendo alcune recensioni (e metteteci pure tranquillamente quelle del sottoscritto), viene da pensare: cosa avrà voluto dire? Avrà voluto parlare della trama? Dello stile? Del posto dove vive? Delle sue inclinazioni? Delle sue fissazioni? Non si sa. Perché a chi critica, tutto sommato, mantenere una certa oscurità piace. Va su tutto, come il nero, procurando un alibi efficace a una scrittura dai tempi troppo rapidi (“andavo di fretta, Lettore Vostro Onore!”), rinforzando il concetto più zoppo, salvando le apparenze di una rispettabile, faticosa, fallace, intensa ricerca della verità. Certe recensioni, a volte, avrebbero bisogno di un disegnino, come le strisce di Marco Petrella.

Fumettista e illustratore romano, lo trovate ogni venerdì sulle pagine dell'Unità con le sue recensioni a fumetti. Siccome si dà già tanto da fare, non è lui a scegliere e a raccontare i libri, ma Arturo, di professione libraio del mondo dei fumetti, protagonista delle strisce ora raccolte in Stripbook , edito da Clichy.
 
Poche parole, qualche vignetta, e il gioco è fatto: siamo nella storia. Petrella ha il talento di dire molto disegnando poco e scrivendo ancora meno. Perfetta per esempio questa definizione di Eric, protagonista di Cosmopolis di Don De Lillo: "Capitalismo (oltre il selvaggio) fatto persona: superbia, capricci, manie, violenze gratuite, perversioni, vizi, brutalità". Anche se le nostre personalissime preferenze vanno tutte alla recensione di Più lontano ancora di Jonathan Franzen: "21 utili e godibili meditazioni sulla vita e la scrittura. Commoventi e personali note sull'autobiografismo. Con esempi pratici [segue esempio pratico:] Lontano da Freedom, in Cile, con le ceneri di David Foster Wallace e con Robinson Crusoe".
 
Nelle sue strisce Marco Petrella parla delle storie, di quello che i personaggi amano e di quello che il lettore amerà dei personaggi, c’è spazio per conoscere i luoghi del romanzo e quelli dove è stato scritto, si vive la vita dello scrittore e quella del mondo scaturito dalla sua penna. Si dice quello che succede quando entriamo in un libro e persino dove potrebbe essere più adatto sedersi a leggerli, certi romanzi.

Credo che gli scrittori dovrebbero essere grati a Petrella per quello che fa (e a giudicare dalla prefazione di Jonathan Lethem , lo sono). Dopo una vita consumata nella speranza di abbattere le barriere fra realtà e finzione, sforzandosi di trascinarci in un altro mondo, ecco che arriva un colpo di matita a realizzare il loro sogno più sfrenato: parlare con i loro personaggi, essere i loro personaggi, diventare attori e salire alla ribalta del palcoscenico della finzione per dire finalmente a noi lettori “è proprio così che è andata”.

Se state decidendo di imbarcarvi in una nuova avventura letteraria, magari con compagni di viaggio sconosciuti, in Stripbook troverete quello che vi serve: una bussola per esplorare mondi infiniti a portata di mano, appena un paio di scaffali più in là.

@giuliopasserini

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Giulio Passerini