La scopata di Flaubert e l’ambizione di Balzac
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La scopata di Flaubert e l’ambizione di Balzac

In quel serbatoio di deliziose fatuità che sono i Diari dei fratelli Goncourt – Jules scrive sotto dettatura di Edmond, indifferentemente in prima persona singolare e plurale – redatti tra il 1851 e il 1870, si trovano aneddoti sconcertanti, …Leggi tutto

In quel serbatoio di deliziose fatuità che sono i Diari dei fratelli GoncourtJules scrive sotto dettatura di Edmond, indifferentemente in prima persona singolare e plurale – redatti tra il 1851 e il 1870, si trovano aneddoti sconcertanti, pettegolezzi feroci, favole nere tra lo sconcio e il lirico capaci di fare la gioia dei feticisti delle biografie di artisti e letterati.

In merito a Balzac, i due fratelli riferiscono che «mangiava come un porco», fino a sfiorare l’indigestione. Quando ciò accadeva, «abbuffato e sul punto di impazzire, si coricava». A mezzanotte si faceva svegliare, «beveva del caffè e buttava giù grossolanamente qualche pagina». Nella vita sociale era «incorreggibile e asfissiante», in quella privata «incolto e ignobile, all’oscuro di tutto». Aveva «il vizio di spalancare gli occhi a ogni spiegazione», e in più «era zeppo di luoghi comuni, con una vanità da commesso viaggiatore».

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Daniela Ranieri

Daniela Ranieri vive a  Roma, anche se si domanda perché ciò dovrebbe avere importanza in questa sede. Ha fatto reportage e documentari per la tv. Ha fatto anche la content manager, per dire. Vende una Olivetti del '79, quasi  nuova. Crede che prendere la carnitina senza allenarsi faccia bene uguale. Ha pubblicato il pamphlet satirico "Aristodem. Discorso sui nuovi radical chic" e il romanzo "Tutto cospira a tacere di noi" (entrambi Ponte alle Grazie) 

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