Ted 2
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Ted 2, il film sull'orsacchiotto irriverente: 5 cose da sapere

Torna la creatura di peluche spavalda e spudorata, con un debole per droga, sesso e Flash Gordon

Lo vedi ballare come Fred Astaire in abito nero e farfallino e lo abbracceresti per riempirlo di coccole. Poco dopo eccolo tirare sperma e parlare con dizionario vietato ai minori e tutta la dolcezza che ispira va a finire in labbra arricciate, risate e comicità al vetriolo. 
Dopo il successo di Ted, l'adorabile orsacchiotto sboccato e vizioso torna al cinema con Ted 2, dal 25 giugno nelle sale.

Alla regia c'è ancora il suo ideatore Seth MacFarlane, papà anche della serie animata I Griffin, che scrive la sceneggiatura nuovamente col suo duo di collaboratori, Alec Sulkin e Wellesley Wild. Anche se Ted 2 non tocca la freschezza dell'originale e latita sporadicamente nel ritmo, dispensa ancora scoppi di risa generose e divertente irriverenza. "Sei coperto di sperma. Sembri una Kardashian": questa battuta lo dimostra.

Spavaldo, scandaloso, spudorato, con un debole per droga, sesso e Flash Gordon, il peluche animato sa però inoltrarsi in territori profondi, lottando per gli affetti più cari e ancor più per i suoi diritti. 

Ecco 5 cose da sapere su Ted 2.

1) La battaglia per i diritti civili sul filo di Law & Order

All'origine non si pensava di certo a una saga su Ted, l'orsacchiotto di peluche che il desiderio di un bambino ha trasformato in essere vivente. Ma il successo della commedia di Universal Pictures e Media Right Capital ha reso quasi inevitabile un sequel. 
Se nel primo film l'amicizia tra John e il suo amico orsacchiotto Ted era messa in discussione dalla fidanzata di John, che voleva un uomo più maturo che non passasse tutto il tempo sul divano a bere, fumare e vedere tv col suo orso di peluche, ora la situazione è mutata. Ted s'è ormai sposato ma, quando con sua moglie Tami-Lynn (Jessica Barth) decide di adottare un bambino, si imbatte nella legge americana che gli nega la personalità giuridica. Ted è reputato un bene, una proprietà, e non una persona. Inizia una battaglia legale, che a volte richiama l'attuale battaglia per i diritti civili delle coppie gay.
A ispirare MacFarlane & soci nella scrittura è stata la giurisdizione del XIX° secolo. Racconta lo sceneggiatore Wild: "Seth stava leggendo un libro sul caso Dred Scott e ha proposto questa idea: 'Dal momento che Ted è un animale di pezza che ha preso vita, che succede se scopre che non ha lo status di cittadino? E se non fosse considerato una persona ma solo una proprietà?'". Dred Scott ero uno schiavo. Sul suo caso la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America nel 1857 decise che gli afroamericani costretti in schiavitù non erano tutelati dalla Costituzione americana.
A difendere Ted c'è un'avvocato sopra le righe interpretato da Amanda Seyfried, che durante il processo fa una battuta significativa: in ogni battaglia per i diritti civili, siamo in grado di riconoscere il giusto punto di vista solo anni dopo il fatto, mai quando il conflitto è ancora in corso. 
A dettare le linee guida giuridiche dei dialoghi di Ted 2 è stato l'amore per la serie tv Law & Order: "Ho seguito Law & Order fin dall’inizio", spiega Sulkin. "Conosco tutta la terminologia giuridica e tutto ciò che viene ripetuto più e più volte in tribunale, ma tutto è più divertente quando è presente un orsacchiotto sboccato coinvolto in un grave dramma legale. La serie tv è stata il mio punto di riferimento durante la scrittura della sceneggiatura, per far sì che questi momenti sembrassero veri".

2) L'amicizia resta il fulcro

L'amicizia tra John e Ted resta il centro della trama, con le sue bizze, le richieste assurde, i momenti di erba condivisa, la leggerezza portata all'ennesima potenza. Non manca anche un momento di commozione. John ha sempre il volto rassicurante e smarrito di Mark Wahlberg. È Ted il più sfrontato dei due, la guida "spirituale". Ma è John a farsi in quattro per il suo amico, a tentare imprese quasi surreali sul filo di una demenzialità consapevole ed estrema, è lui a essere pronto a tutto per aiutarlo. Forse Ted non è l'amico che ogni madre vorrebbe per suo figlio. Ma John sì.

3) Amanda Seyfried e i tanti camei

Mila Kunis, che in Ted interpretava la fidanzata di John, non era a disposizione per Ted 2. Ecco così che spunta una new entry femminile, Amanda Seyfried, che già aveva lavorato con MacFarlane in Un milione di modi per morire nel West e sperava di rinnovare la collaborazione. Interpreta Samantha L. Jackson, una giovane avvocatessa che assume il caso di Ted pro bono. Il suo è un personaggio che il regista paragona a Dorothy Lamour delle commedie classiche di Bob Hope e Bing Crosby. 
John e Ted inizialmente sono scettici sulle qualità legali di Samantha, ma quando la ragazza tira fuori un bong (una pipa per fumare marijuana) e fa un tiro, a un tratto diventa l'avvocato perfetto. 
Tra i nuovi personaggi, tanti sono quelli affidati a celebrities in forma di camei. Tom Brady, quarterback dei New England Patriots nonché vincitore del Super Bowl, interpreta se stesso. L'attore Dennis Haysbert de  La guerra dei sessi è il medico che cura la fertilità di Ted e Tami-Lynn. John Slattery, il Mad Men in persona, incarna Shep Wild, distinto avvocato che combatte contro Ted. Più ampia, invece, la parte di Morgan Freeman, nei panni del re degli avvocati. 
Ma è Liam Neeson, attore nordirlandese da action movie e thriller, a regalarci una delle scene più spassose! Pochi minuti, sul filo esilarante dell'insensatezza.

4) Risate grasse

In Ted 2 non mancano momenti in cui il ritmo cala e la tensione emotiva galleggia sulla distrazione. Però quando il trio di sceneggiatori alza la soglia della comicità irrispettosa e farneticante è un ridere di gusto. 
Quando Ted si imbatte nella miriade di porno di John e vuole disfarsi del suo computer, distruggendolo e addirittura nascondendolo nelle profondità marine di Boston, è un momento di assurdità felice. Quando Samantha dice di non conoscere l'attore Samuel L. Jackson, Ted replica: "Basta che guardi un film qualsiasi. Lui è quello nero". 
Il cognome da persona che Ted si sceglie? Clubber Lang, come il rivale di Stallone in Rocky III: altro gustoso rimando alla cultura pop di cui John e Ted letteralmente si nutrono.
John difende i diritti del suo amico Ted dicendo: "È molto più persona Ted di quanto lo sia Steven Tyler", con riferimento beffardo al cantante degli Aerosmith.
Dal Comic-Con di New York escono altre situazioni a tutta ironia: "Il nuovo Superman è Jonah Hill". 

5) Ted digitale

Il team degli effetti visivi guidati da Blair Clark ha dovuto assicurare che Ted - realizzato in CGI -  reagisse perfettamente a tutto e interagisse a puntino e coi compagni di set in carne e ossa. "La cosa incredibile è che quando si lavora in una commedia, non si vuole appesantire il film e rallentare il processo con la tecnologia", spiega produttore Jason Clark. "Allora, qual è un modo semplice per gli attori per sapere dove è localizzato Ted? È alto 80 centimetri, e le persone mentre camminano non devono attraversarlo casualmente quando si anima. Quindi facciamo un processo che noi chiamiamo lo 'stuffy' pass. Lo stuffy è fondamentalmente un pupazzo Ted, come quello che si può acquistare in tutti i negozi, con cui il supervisore degli effetti visivi mima la performance di Ted, mentre Seth fa i dialoghi da dietro la macchina da presa".
Lo stuffy pass offre una grande quantità di conoscenze tecniche. Con il pupazzo in video, il cast e la troupe hanno seguito i dialoghi dalla postazione di MacFarlane. Questo ha permesso agli attori di avere la giusta localizzazione di Ted e di sapare dove tenere lo sguardo, dove Ted cammina, quanto cammina veloce e verso dove va.

Ted 2, le immagini

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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