Sole Luna, a Palermo il documentario è un ponte tra culture
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Sole Luna, a Palermo il documentario è un ponte tra culture

La voce della poetessa siriana Maram al-Masri, ritagli di Marocco, Palestina, Grecia... Dal 16 settembre un festival che è collegamento tra Paesi del Mediterraneo e che guarda anche all'America Latina

"È questo un crimine? Se i miei piedi sono felici di toccare l'essenza della Terra quando danzo? È un crimine se scopro le mie spalle e lascio i capelli fluttuare? È un crimine se metto il rossetto e dico che ho una bocca? È un crimine se sono una donna, come tutte le altre donne del mondo?"

I versi di Maram al-Masri risuonano nel film The Barefoot Poetess (La poetessa a piedi nudi) del francese Bernard Louargant. Poetessa siriana cinquantunenne, dal 1982 vive a Parigi. Il regista l'ha incontrata e ne ha elaborato un insieme di parole e immagini, suoni e atmosfere evocative, che riflettono il suo linguaggio poetico, voce di una Siria lontana e ora divisa e scenario di guerra, di una femminilità desiderosa di libertà.

Testimonianza di un mondo in cambiamento, è solo una delle tante proposte di Sole Luna - Un ponte tra le culture, festival dedicato al documentario che si svolge dal 16 al 22 settembre a Palermo, città simbolo della multicultura, e vuole essere un collegamento con i paesi del Mediterraneo ma anche con luoghi più remoti, ponendo da quest'anno un'attenzione particolare all'America Latina.

La settimana di cinema e riflessioni sul presente si sviluppa in tre sezioni di film in concorso. La categoria In Med.doc raccoglie tredici opere dedicate all'area del Mediterraneo: accanto al documentario dagli accenti siriani su al-Masri troviamo riflessi israeliani nella cronaca intimista sul liutaio Amnon Weinstein il cui figlio è impegnato al fronte (in Violins in Wartime di Yael Katzir) o nell'esperienza di ottocento coloni ebrei estremisti che vivono a Hebron in mezzo a una popolazione palestinese (in Soldier on the Roof di Esther Hertog); ci sono anche echi di Grecia nella macchina da presa che segue un gruppo di bambini sopravvissuti per le strade di Atene (in Sunflower Seeds di Antonis Tolakis) o ritagli di Marocco, nella storia epica dell'installazione di impianti per la produzione dell'energia elettrica in un piccolo villaggio isolato in mezzo alle montagne dell'Atlante (in Tea or electricity di Jérôme Le Maire).

La sezione Out Med.doc include dodici film provenienti dai cinque continenti: scorrendo l'elenco ecco che troviamo il ritratto di tiratore di risciò dell'altopiano malgascio de L'uomo che sembrava un taxi di Martino Lo Cascio, o il viaggio alla scoperta della musica del Kazakhstan in The wolf on the drum (Kazakh soundscapes) di Nello Correale.
In questa ottava edizione di Sole Luna si aggiunge il filone dedicato al contesto latino-americano, con nove film raccolti sotto la sezione Enel Green Power for Latin America.
Fuori concorso convergono invece titoli frutto di sinergie con altri festival della città (il Sicilia Queer FilmFest, SiciliAmbiente e Sorsi Corti) e con gli istituti di cultura francese, tedesca e spagnola.
In tutto saranno cinquantasette i film in programma (qui il cartellone della Selezione ufficiale).

Ecco il trailer di The Barefoot Poetess di francese Bernard Louargant, dedicato alla poetessa siriana Maram al-Masri:

 

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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