Rock of Ages, Tom Cruise nel girone rock degli Ottanta
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Rock of Ages, Tom Cruise nel girone rock degli Ottanta

Il film entra nella viziosa scena glam di Los Angeles. "Abbiamo esplorato il fondo del barile: niente freni inibitori, solo overdose di sesso, cocaina e soldi facili" racconta a Panorama il cantante dei Poison

Stacey Jaxx non è mai esistito. Se non sul grande schermo, interpretato da Tom Cruise inRock of Ages, il film che, partendo dai sogni di gloria di una ragazzina del Kansas, entra nelle pieghe della viziosa scena glam di Los Angeles negli anni Ottanta (nelle sale dal 22 giugno). Jaxx è fiction, ma tutto quel che fa e dice sul grande schermo è successo veramente.

Lungo i viali della celebrità nella città degli angeli, quando archiviate le suggestioni love and peace dell’era hippy si fece largo una nuova generazione di musicisti. Segni particolari: capelli cotonati, lustrini, colate di make-up sul viso, zeppe ai piedi e tanta voglia di strafarsi. Erano i ragazzi terribili della Cali-fuckin-Fornia. "Abbiamo esplorato il fondo del barile: niente freni inibitori, solo overdose di sesso, cocaina, e soldi facili. Tanti soldi, troppi. Ci sentivamo così onnipotenti da fare finta che l’aids non esistesse" racconta Bret Michaels cantante degli effeminati Poison, uno dei veterani chiamati ad assistere alle riprese del film diretto da Adam Shankman (Hairspray), adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Broadway.

Un sopravvissuto a se stesso, Michaels, come Nikki Sixx dei Motley Crue, il gruppo simbolo della Los Angeles da sniffare. "Il 23 dicembre di un anno che non ricordo ero praticamente morto" rievoca Sixx. Per riportarlo in vita ci volle un’iniezione di adrenalina, come quella praticata in pieno petto a Uma Thurman in una delle scene cult di Pulp fiction. "Due giorni dopo ero a casa da solo, davanti all’albero di Natale, con una siringa nel braccio. Ero il re della vita notturna nei club, un idolo, ma nella vita reale un disastro".

Ragazzi viziati, drogati e capricciosi: erano così gli "eroi" della Los Angeles glam. Come Jaxx in Rock of ages: il suo miglior amico è un babbuino che lo accompagna alle feste e lo segue nel backstage: "Una scimmia nervosa con una giacca di pelle borchiata, il massimo della decadenza" racconta Cruise. Che per l’occasione si è anche trasformato in cantante hard rock nella colonna sonora della pellicola dove interpreta hit di Def Leppard, Guns and Roses e Bon Jovi. "Ci siamo presentati sul set proprio mentre stava cantando la nostra Pour some sugar on me" racconta Joe Elliott, voce dei Def Leppard. "Esilarante: tutto il cast guardava noi che fissavamo lui per cogliere le nostre reazioni. Alla fine del pezzo, mi sono avvicinato e gli ho urlato: fottiti! Poi gli ho fatto i complimenti. Sinceri. Il ragazzo si era preparato studiando canto giorno e notte con il vocal coach dei Guns and Roses".

Agli antipodi del trasgressivo Stacey Jaxx, nel film, c’è Patricia Whitmore (Catherine Zeta-Jones), la conservatrice cristiano evangelica che si batte per far chiudere i club della perdizione rock. Un personaggio immaginario, ma non troppo, come spiega Dee Snider dei Twisted Sister: "Allora c’era il Parents music resource center fondato da Tipper Gore, la moglie di Al. Credeva di salvare gli adolescenti tappezzando le copertine dei nostri dischi con adesivi che segnalavano la presunta oscenità dei testi. Andai in Senato per dirle in faccia che l’educazione dei figli era una cosa molto più seria e complessa dei suoi dannati sticker".

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Gianni Poglio