Alan Rickman
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Le regole del caos, intervista al Re Sole Alan Rickman

Commedia romantica ambientata nel XVII secolo con Kate Winslet, è la seconda prova da regista dell'attore britannico

Commedia romantica ambientata nel XVII secolo, Le regole del caos segna la seconda prova dietro la macchina da presa di Alan Rickman dopo L'ospite d'inverno (1997). L'attore britannico, ex insegnante di pozioni Severus Piton della saga di Harry Potter, oltre che regista è anche interprete nei regali panni di Luigi XIV di Francia, il Re Sole. Il film sarà al cinema dal 4 giugno con Eagle Pictures.

Rickman è rimasto sedotto dalla sceneggiatura di Alison Deegan, in passato attrice di cinema e tv al suo esordio come sceneggiatrice, e ha deciso di assumere la regia de Le regole del caos: "Un giorno mi sono ritrovato la sceneggiatura nella cassetta della posta. Sono rimasto immediatamente colpito dalla sua profonda conoscenza del periodo storico rappresentato, dal linguaggio utilizzato, e dall'interessante prospettiva personale offerta sul rapporto tra donne e uomini".

Protagonisti sono Kate Winslet, attrice che non ha bisogno di presentazioni, e Matthias Schoenaerts, belga recentemente visto in Un sapore di ruggine e ossa e Suite francese.
In questo video-intervista in esclusiva Alan Rickman ci racconta cosa l'ha ammaliato della sceneggiatura, la contemporaneità della storia, il suo rapporto con la "fenomenale" Winslet, con Schoenaerts ("persona deliziosa e sorridente") e con Stanley Tucci ("un ottimo amico").

La trama

Ne Le regole del caos corre l'anno 1682. Sabine De Barra (Winslet), donna volitiva e talentuosa, lavora come paesaggista nei giardini e nelle campagne francesi. Finché un giorno riceve un invito inaspettato: Sabine è in lizza per l’assegnazione di un incarico alla corte di Luigi XIV (Rickman). Se, al primo incontro, l'artista della corte di Re Sole André Le Notre (Schoenaerts) appare disturbato e indispettito dall'occhio attento di Sabine e dalla sua lungimirante natura, alla fine sceglie proprio lei per realizzare uno dei giardini principali del nuovo Palazzo di Versailles. Malgrado - e forse proprio grazie - al poco tempo a disposizione, il valore della ricerca artistica individuale di Sabine, del suo "little chaos" sarà presto riconosciuto anche da Le Notre.  
Così, nel periodo concessole, per progettare e realizzare la sala da ballo all'aperto di Rockwork Grove, Sabine ha modo di sperimentare e conoscere da vicino le piccole e grandi rivalità di corte e di addentrarsi nell'intricata rete di regole ed etichette. Sfidando le differenze di genere e di classe, con grande sorpresa Sabine riesce a entrare addirittura in contatto con il Re, e a guadagnare la fiducia di Philippe, suo fratello (Tucci).

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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