Lo Hobbit, l'esordio con il super 3D salta in molte sale
Lifestyle

Lo Hobbit, l'esordio con il super 3D salta in molte sale

Molte prime del film più atteso dell'anno annullate per il ritardo nell'invio dei codici anti-pirateria

Com'era prevedibile, nonostante il maltempo nelle regioni del nord, Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato ieri ha debuttato in Italia con buoni numeri: 642mila euro nelle 633 sale monitorate da Cinetel.

Quello che invece non era prevedibile è che alcune proiezioni, le prime con la nuova super tecnologia 3D, sono saltate, per la disperazione di cinefili con biglietto in mano e ancor più degli esercenti.

Così è capitato, ad esempio, alla prima dell'Arcadia di Melzo , alle porte di Milano. Ma anche la prima delle 18 del nuovo cinema Rossini di Venezia ha avuto intoppi. Cos'è successo? Niente di più paradossale: la tecnologia ha divorato la tecnologia. Il sistema anti-pirateria previsto sulle copie digitali, in particolare su quelle con il nuovo 3D, non ha fornito in tempo i codici per sbloccare la visione del film.

Il nuovo lavoro di Peter Jackson, che ci porta alle origini de Il Signore degli Anelli, ha infatti una grande particolarità tecnologica: per la prima volta può essere visto in tre versioni diverse. In alcune sale cinematografiche è visibile in 2D, in 3D classico (a 24 fotogrammi per secondo) e IMAX, ma ora anche in HFR 3D (High Frame Rate), ovvero un 3D ad alta frequenza di fotogrammi, 48 per secondo, che trasmette molte più informazioni. Lo Hobbit è il primo lungometraggio ha utilizzare l'HFR 3D, e in tutto il mondo sono solo mille le sale in grado di trasmetterlo con tale tecnologia. In Italia solo una ventina.

Oggi la buona vecchia pinza da cinematografo è un ricordo nostalgico. I filmati sono sempre più spesso digitali e quindi costituiti da un file che viene consegnato o inviato alle sale. Per evitare che venga piratato, però, il file è criptato e i codici per sbloccarlo (che sono diversi per ogni proiettore e ogni server) sono trasmessi all'ultimo momento. Ma i codici per i file in HFR 3D ieri sono stati trasmessi un po' troppo all'ultimo momento, probabilmente a causa di un nuovo meccanismo ancora da rodare. Con la conseguenza che alcune sale si sono ritrovate con il film bello pronto da proiettare, ma impossibilitate a farlo.

La società incaricata dal distributore internazionale Warner Bros di inviare questi famosi codici è la Technicolor, che poi in emergenza ieri ha subappaltato il lavoro in corso d'opera pur di accelerare i tempi. Intanto però alcuni esercenti si sono visti costretti a risarcire biglietti o a regalarne per le proiezioni successive.

Se il 13 dicembre l'esordio del film più agognato dell'anno era previsto in Italia e in Europa, oggi invece Lo Hobbit arriverà nelle sale americane. La Warner Bros starà con il fiato sospeso.

I più letti

avatar-icon

Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

Read More