Kirk Douglas
Olycom

Kirk Douglas, compie 100 anni lo Spartacus icona di Hollywood - Foto

Un traguardo eccezionale, com'è stata la sua vita. Piena di successi. Tanti auguri a una delle più grandi star della storia del cinema

Ha cavalcato gli ultimi decenni dell'età d'oro di Hollywood da protagonista, anzi, da campione, riprendendo il titolo del film che nel 1949 l'ha lanciato, Il grande campione. Presenza fisica straordinaria, virile ed esuberante, espressività travolgente, Kirk Douglas è un'autentica leggenda vivente del cinema. Che oggi taglia la strabiliante soglia dei 100 anni. Accanto a lui la seconda moglie Anne, 97 anni di cui 63 passati al suo fianco.

Il suo vero nome: Issur Danielovitch Demsky

Nato poverissimo da genitori immigrati bielorussi ebrei, il 9 dicembre 1916 ad Amsterdam nello stato di New York, il suo vero nome è Issur Danielovitch Demsky. Da ragazzo vendeva piccoli snack ai passanti per riuscire a comprare il latte per la famiglia. Autodidatta, ha iniziato la sua carriera a Broadway, dove gli venne suggerito di trovare un nome d'arte: era l'inizio di Kirk Douglas.
Al cinema debuttava nel 1946 nei panni di un giovane procuratore distrettuale nel film Lo strano amore di Marta Ivers. Il grande campionedi Mark Robson è il suo trampolino di lancio: sono gli anni in cui gli eroi non sono più soltanto buoni e Kirk dà passione e corpo a un pugile atleticamente forte ma di bassa caratura umana. La consacrazione arriva con L'asso nella manica di Billy Wilder (1951): per lui un nuovo antieroe, il giornalista senza scrupoli Chuck Tatum.

Da van Gogh a Spartaco

Diventa una delle figure più importanti di Hollywood e inanella, tra i vari titoli, Pietà per i giusti (1951) di William Wyler, Il bruto e la bella (1952) di Vincente Minnelli, 20.000 leghe sotto i mari (1954) di Richard Fleischer. Per il regista italiano Mario Camerini è un aitante Ulisse, nell'omonimo film del 1954. Eccolo poi tormentato Vincent van Gogh in Brama di vivere (1956) sempre diretto da Minnelli, coraggioso colonnello Dax alla corte di Stanley Kubrick in Orizzonti di gloria (1957).
La sua influenza è tale che è il primo a infrangere la regola non scritta che vietava di far lavorare a Hollywood i filocomunisti, affidando la sceneggiatura del capolavoro di Kubrick Spartacus a Dalton Trumbo, inserito nelle liste maccartiste, e facendo scrivere il suo nome nei titoli. 
Nominato all'Oscar tre volte, Douglas ha ricevuto l'onorificenza più prestigiosa dell'Academy: l'Oscar alla carriera nel 1996. L'American Film Institute l'ha inserito al 17° posto tra le più grandi star della storia del cinema.

La filantropia, i successi, le tragedie

Un secolo leggendario vissuto sotto la luce dei riflettori, tra successi strepitosi, tragedie devastanti e tanta filantropia: nel 2015 Kirk e Anne hanno donato 15 milioni di dollari a una clinica di Los Angeles per ex attori e lavoratori di Hollywood colpiti dal morbo di Alzheimer.
L'unione con Anne, la sua "anima gemella", secondo Kirk è il segreto della sua longevità. Douglas la sposò nel 1954. Aveva già due figli, Michael e Joel, poi con Anne nacquero Eric e Peter. Eric è morto per overdose nel 2004.  
Altre due sventure colpirono l'attore negli anni Novanta: nel 1991 Douglas sopravvisse per miracolo a un incidente di elicottero dove due dei suoi compagni di volo persero la vita. Nel 1996 un ictus gli tolse la parola. Tenace come sempre, con ore e ore di terapie riabilitative, Kirk riprese almeno un po' la capacità di comunicare, tanto che due mesi dopo fu in grado di ringraziare il pubblico nel ricevere l'Oscar.
Per festeggiare il padre, il figlio attore Michael e sua moglie Catherine Zeta-Jones hanno organizzato un party con 200 invitati nella loro villa. "Ora - ha confessato Kirk a Closer Weekly - mi sto allenando per potere dire qualcosa alla mia festa".

Kirk Douglas
Olycom
Kirk Douglas nel film "Il grande campione" (1949) di Mark Robson.

I più letti

avatar-icon

Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

Read More