Grace Kelly, cinque film per ricordarla
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Grace Kelly, cinque film per ricordarla

Da La finestra sul cortile al suo ultimo Alta società, a trent'anni dalla morte celebriamo la diva che lasciò il cinema per diventare principessa

Attrice dalla grazia principesca, per amore e per diventare davvero principessa ha lasciato Hollywood, quando era nel vivo della sua lucente carriera. A trent'anni dalla sua morte, avvenuta in seguito a un incidente stradale il 14 settembre 1982, Grace Kelly è ancora un'icona di stile e bellezza, un mito senza tempo.

Il 30 marzo 1955 riceveva il premio Oscar come migliore attrice. Neanche un anno dopo, il 19 aprile 1956, sposava il principe Ranieri III di Monaco e lasciava le scene per essere moglie - reale - e madre. Hitchcok, di cui era musa, cercò invano di riportarla a Hollywood.

Ventisei anni dopo la sua ultima apparizione sul grande schermo in realtà cedette a un nuovo film, Rearranged di Robert Dornhelm. La morte però la colpì all'improvviso e la pellicola rimase incompleta.

Ecco cinque film per ricordarla.

Olycom

Mezzogiorno di Fuoco (1952), western di Fred Zinnemann e capolavoro del cinema, è il secondo film per Grace Kelly.

Interpreta la giovane moglie quacchera e avversa a ogni genere di violenza dello sceriffo Willy Kane, ovvero Gary Cooper, di trent'anni più giovane di lei.

Il film vinse quattro Oscar, tra cui Miglior canzone a Do Not Forsake Me, Oh My Darlin di Ned Washington e Dimitri Tiomkin.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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