Diplomacy - Una notte per salvare Parigi
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Diplomacy - Una notte per salvare Parigi, thriller sulla seconda Guerra mondiale: trailer italiano

Diretto dal regista tedesco premio Oscar Volker Schlöndorff, racconta il teso duello di coscienze per impedire che la Ville Lumière venisse distrutta

Tra verità storiche e fiction, nello scenario della seconda Guerra mondiale, si muove il thriller Diplomacy - Una notte per salvare Parigi del regista tedesco Volker Schlöndorff, già Palma d'oro a Cannes e Oscar al miglior film straniero con Il tamburo di latta (1979).

Presentato in anteprima all'ultimo Festival di Berlino, arriverà al cinema il 21 novembre distribuito da Academy2. Panorama.it ne presenta il trailer italiano in esclusiva.

Il 25 agosto del 1944 gli alleati entrano a Parigi. Poco prima dell'alba, il generale tedesco Dietrich von Choltitz (l'attore francese Niels Arestrup co-protagonista della pellicola Il profeta), governatore militare di Parigi, si prepara a eseguire gli ordini di Adolph Hitler, distruggere la capitale francese. Ponti e monumenti sono tutti stati minati e sono pronti a esplodere. Ma sappiamo che Parigi non verrà distrutta. Per quali ragioni von Choltitz si rifiutò di eseguire gli ordini del Führer, nonostante la sua lealtà senza limiti per il Terzo Reich? Sarà stato lo svedese Raoul Nordling (André Dussollier, attore francese visto recentemente nei panni del padre ne La bella e la bestia), console generale a Parigi, a far cambiare idea al generale?

Ecco il trailer italiano:

"Diplomacy - Una notte per salvare Parigi" di Volker Schlöndorff

Tratto dall'opera teatrale Diplomatie del drammaturgo francese Cyril Gely, Diplomacy dà spazio alla fiction, pur partendo da fatti realmente accaduti. 
L'incontro tra Nordling e Choltitz non è avvenuto come rappresentato nel film, anche se è storicamente certificato che i due si sono incontrati più volte, l'ultima delle quali pochi giorni prima del 24 agosto, presso il Meurice Hotel e al Kommandantur, per negoziare uno scambio di prigionieri politici tedeschi in cambio di prigionieri della Resistenza francese.

"I due uomini si conoscevano realmente e avevano parlato del destino ultimo di Parigi", racconta il regista. "Ecco perché gli Alleati avevano utilizzato il console come tramite con Von Choltitz, chiedendogli di recapitargli una lettera, probabilmente scritta dal generale Leclerc, che conteneva una proposta per il generale di abbandonare la città e liberarla senza distruggerla. Come mostrato nel film, il generale Von Choltitz probabilmente respinse l'ultimatum. Abbiamo strutturato la narrazione partendo da alcuni fatti storici e cercando di capire lo stato d'animo del generale tedesco".

"Parigi era a un soffio di distanza dal disastro assoluto", dice Dussollier, l'interprete del console svedese. "Cyril Gely e Volker Schlöndorff sono riusciti a raccontare l'importanza della coscienza degli uomini e la loro capacità di confrontarsi tra loro, trascendendo se stessi, per impersonare il loro paese e la loro gente. E lo fanno oltrepassando entrambi i limiti. Ricordiamoci che la Svezia era neutrale durante la guerra e che Hitler voleva distruggere Parigi.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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