Burt Lancaster, 20 anni senza: il ricordo in foto
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Burt Lancaster, 20 anni senza: il ricordo in foto

Attore dal fisico marmoreo, magnifica presenza di Hollywood, moriva il 20 ottobre 1994

Sportivo e acrobata dal fisico da statua greca, attore per caso. Burt Lancaster, nato in un quartiere poverissimo di New York, ex trapezista circense, volontario militare durante la seconda Guerra mondiale, fu notato in un ascensore da un agente teatrale proprio per quel suo corpo imponente. E da lì ebbe inizio una brillante carriera che l'ha reso una delle più magnifiche presenza di Hollywood, interprete duttile, solare, marmoreo.

Morto vent'anni fa, il 20 ottobre 1994 a ottant'anni, lo ricordiamo in foto.

Da Broadway al cinema il passo è stato breve: il suo primo film I gangsters (1946), accanto ad Ava Gardner, fu subito un successo. Recitazione asciuta ma carismatica, espressività controllata ma sorriso conquistatore, Lancaster dimostrò anche intelligenza artistica, sganciandosi dal ruolo di duro stereotipato scegliendo ruoli sempre nuovi e complessi, senza mai fermarsi in un cliché. Eccolo quindi come pirata de Il corsaro dell'isola verde (1952) di Robert Siodmak, guerriero indiano nel western L'ultimo Apache (1954) di Robert Aldrich, vigoroso camionista che placa l'esuberanza emotiva di Anna Magnani ne La rosa tatuata (1955) di Daniel Mann, sceriffo silenzioso accanto all'amico Kirk Douglas in Sfida all'O.K. Corral (1957) di John Sturges.

E poi, ancora, è un giudice nazista in Vincitori e vinti (1961) di Stanley Kramer, l'indimenticabile principe di Salina ne Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti, con cui collabora anche in Gruppo di famiglia in un interno (1974).

Nel 1961 vinse l'Oscar come migliore attore protagonista per Il figlio di Giuda di Richard Brooks.

Burt Lancaster in 15 foto

Evening Standard/Getty Images
1 settembre 1958: l'attore Kirk Douglas (a sinistra) con sua moglie e Burt Lancaster alla prima di "Auntie Mame".

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simonasantoni