Bling Ring, il film con Emma Watson: 5 cose da sapere
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Bling Ring, il film con Emma Watson: 5 cose da sapere

Ritratto di adolescenza vacua ad opera di Sofia Coppola, così contemporaneo ma poco ispirato

Prendi i fan dei film di Harry Potter e aggiungili a tutti i cinefili che hanno amato Lost in translation. Ecco che si può quantificare in grandi cariche di joule l'attesa attorno a Bling Ring, film (dal 26 settembre nelle sale) che unisce Emma Watson, l'ex Hermione della saga sul maghetto, a Sofia Coppola, regista dallo stile inconfondibile, elegante e distaccato. 
La cineasta figlia d'arte porta al cinema una storia vera, specchio dei miti vacui che ossessionano le nuove generazioni impigliate in social network, news di gossip urlate come notizie epocali, smania di celebrità.

Ecco cinque cose da sapere sul film.

1) La cronaca che ha portato a Bling Ring

Pellicola d'apertura della sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2013, Bling Ring si ispira a un ritaglio di cronaca americana che la Coppola ha letto su Vanity Fair: "Mi ricordo di quando se n'è cominciato a parlare nelle news, ma all'epoca non ci avevo prestato molta attenzione. Poi ho letto l'articolo, ho pensato che sembrava proprio la trama di un film", ha raccontato l'autrice di Somewhere, Leone d'oro a Venezia nel 2010. "Era incredibile: ragazzi giovani e carini che facevano quelle brutte cose nel mondo agiato e scintillante delle star. Le loro dichiarazioni mi hanno molto colpita. Sembrava che non si rendessero conto di aver fatto qualcosa di veramente sbagliato e che fossero interessati soprattutto alla celebrità ottenuta grazie alle rapine".
Un gruppo di sette adolescenti e giovani di Calabasas (California) tra l'ottobre del 2008 e l'agosto del 2009 ha svaligiato le case di numerose celebrità, per circa 3 milioni di dollari tra contanti ed effetti personali. Gran parte della refurtiva apparteneva a Paris Hilton, la cui abitazione è stata presa di mira più volte, ma sono stati oggetto di furto anche Audrina Patridge, Rachel Bilson, Orlando Bloom e Miranda Kerr, Brian Austin Green e Megan Fox, Lindsay Lohan. 
La banda è stata ribattezzata dai media "The Bling Ring" ("bling" è uno slang grosso modo traducibile con "ornamenti vistosi").

2) Una bella intuizione, poca ispirazione

Sofia Coppola, che del film è anche autrice del soggetto, sceneggiatrice e co-produttrice, ha avuto una stuzzicante intuizione nello scovare le potenzialità cinematografiche del Bling Ring. I suoi furti sono tanto improbabili e incoscienti quanto efficaci. È interessante seguire i passi eccitati di questi ladri improvvisati, in preda alla più concitata emozione di fronte a occhiali Alexander McQueen, borse Birkin, scarpe Louboutin. Vengono da famiglie tutto sommato benestanti, ma il lusso e il glamour sono la loro fissazione e la molla per la loro baldanzosa attività criminale. Le fonti alla base delle loro azioni sono riviste o siti di gossip, e poi basta un clic in internet per trovare gli indirizzi delle star. 
Una volta arrestati, la principale preoccupazione dei ragazzi del Bling Ring è avere bella resa in televisione e una adeguata notorietà. "Ha parlato con qualcuno dei derubati", chiede a un poliziotto Rebecca (Katie Chang), la leader della banda nel film. "Con tutti", si sente rispondere. E la sua replica ansiosa è: "Davvero? Che ha detto Lindsay?". 
La Coppola ci fornisce tanti dettagli di inquietante adolescenza, eppure sembra poco ispirata e non coglie appieno le possibilità della storia che ha per le mani. Il senso di distacco tipico dei suoi lavori, che di solito è una cifra accattivante, in questo caso è un difetto, che la porta a scavare poco sotto la superficie dei suoi protagonisti poco profondi. 

5) Emma Watson è oro, ma c'è poca luce per brillare

Lontana dalla saga di Harry Potter che l'ha resa famosa, Emma Watson deve per certi versi dimostrare di saper essere al di là di Hermione. In Bling Ring lei non si smentisce e dà prova del suo talento nei panni di Nicki, infondendo al suo personaggio latenti venature comiche. Il ruolo assegnatole dalla Coppola, però, non richiede troppi cambi di registro né ha molto spazio in scena. Poco male: la Watson aveva dimostrato di avere tutte le carte per brillare anche senza la Scuola di Magia di Hogwarts già in Noi siamo infinito. Il suo futuro è oro.
In questo film è l'unica attrice di grido, accanto a coetanei più alle prime armi (Israel Broussard, Claire Julien, Katie Chang, Taissa Farmiga). 

4) Davvero dentro casa di Paris Hilton

La mini discoteca in casa, la stanza interamente dedicata a super scarpe, cassetti e cassetti di biancheria intima colorata, cuscini con su impresso il viso di Paris Hilton... La casa che vediamo in Bling Ring, con tutti i suoi vezzi da diva, è davvero di Paris Hilton. La regina del gossip ha infatti messo a disposizione la sua abitazione per le riprese e si è anche prestata a comparire nel film per un cameo. 
Per le altre ville di vip la produzione ha realizzato delle proprie versioni.

5) Colonna sonora intrigante

La colonna sonora è avvincente, soprattutto a ritmo di hip hop. Accompagna una narrazione che, rispetto a quello a cui ci ha abituato la Coppola, è meno riflessiva e più ritmata. Tra i vari pezzi ci sono Power del rapper Kanye West, Super Rich Kids del cantante R&B Frank Ocean e Bad Girls di M.I.A..

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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