A Bolzano, sulle tracce dell'uomo dei ghiacci
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A Bolzano, sulle tracce dell'uomo dei ghiacci

La star del capoluogo altoatesino è lui, la mummia ritrovata tra le montagne dell'Ötztal. Ma in città le attrazioni non mancano: tra castelli, affreschi medievali, esposizioni interattive e shopping

Ribattezzata Ötzi (perchè rinvenuta sui ghiacciai della regione dell'Ötztal), la mummia dell'età del Rame conservata al Museo Archeologico di Bolzano attira ogni anno migliaia di visitatori. Mentre gli scienziati ogni anno aggiungono un tassello alla sua vita, i turisti restano a bocca aperta osservando il suo corredo: una stuoia parapioggia realizzata con un graticcio di erbe, un berretto in pelliccia di orso, gambali, cintura con marsupio, perizoma di pelle di capra...

Della storia passata fanno parte anche i bellissimi affreschi di Castel Roncolo, che costituiscono il più vasto ciclo profano di epoca medievale. Visitando il palazzo, ci si immerge in un mondo fiabesco popolato di dame e cavalieri, tornei, draghi, giochi di corte. E un castello è anche quello di Firmiano: fa parte di un circuito di sei strutture che l'alpinista Reinhold Messner ha dedicato alla montagna, i Messner Mountain Museum. Il percorso espositivo si snoda tra le torri, le sale, i cortili dell'antico maniero, reso accessibile da una moderna struttura in vetro e acciaio.

Dal passato all'epoca attuale: il Museiondal 1985 a oggi ha messo insieme circa 4.500 opere di arte moderna e contemporanea. In realtà non è solo una galleria, ma anche un laboratorio di ricerca con la vocazione dell'interdisciplinarità.

Non un museo, ma una sorta di “luogo della memoria” che invita alla riflessione, è invece il Monumento alla Vittoria. La parte visibile è un grande arco di trionfo eretto dal regime fascista tra il 1926 e il 1928. Sotto l'arco si trova una cripta da cui parte un percorso circolare  che ripercorre le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali. E affronta il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca fascista con il territorio.

Per rasserenare l'animo dopo la visita, non resta che fare tappa nel bar à champagne di Thaler per un aperitivo. Ci si accomoda in uno dei salottini-bomboniera, si sceglie sul menù tra 185 bottiglie di bollicine di 55 diverse cantine, e si perde la cognizione del tempo. La cena più romantica? Al Gasthof Kohlern, un albergo-ristorante in Jugendstil alpino che si trova alla stazione di arrivo della Funivia del Colle, ed è il regno delle specialità bolzanine.

Tutte le info sulla città su questo sito.

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