Quando gli uomini non vogliono parlare di loro

Tempo fa ho letto un piccolo e curioso libro sull’arte del silenzio. Un mini trattato che oggi mi dà spunto per riprendere l’argomento, viste le troppe sollecitazioni che gli uomini ricevono dalle donne. Un manuale da applicare con saggezza, comunque …Leggi tutto

Tempo fa ho letto un piccolo e curioso libro sull’arte del silenzio. Un mini trattato che oggi mi dà spunto per riprendere l’argomento, viste le troppe sollecitazioni che gli uomini ricevono dalle donne. Un manuale da applicare con saggezza, comunque per entrambi i sessi, all’interno del quale si spiega come in alcuni casi il silenzio sia più produttivo di un dialogo contropruducente.

Il silenzio può significare molte cose. Da “ce l’ho con te quindi non parlo e ti punisco”, fino ad arrivare al “non mi esprimo perché qualunque cosa ti dica ti irrita”.  E questo vale soprattutto per chi è reo di qualcosa.

A volte non si riesce ad uscire da un ginepraio quando si ha torto e si vuole a tutti i costi aver ragione. In questo caso deve prevalere il silenzio saggio, un silenzio ben strutturato che nasce dall’intelligenza abbinata, un’intesa di coppia che pochi hanno.

Il silenzio però può essere anche pericoloso perché lascia uno spazio libero al partner che vive e alimenta le sue fantasie. In casi estremi può anche far ammalare un rapporto di coppia suscitando ulteriori domande che è meglio non abbiano risposta.

Il silenzio ha un valore positivo se accompagnato da un linguaggio non verbale nella coppia quando è arricchito da gesti affettuosi. Per imparare a stare bene in silenzio bisogna saper osservare i gesti di contorno, ovvero le parole del corpo e le sue reazioni.

Ci sono vari tipi di silenzio.

Il silenzio di difesa: quando vogliamo proteggere qualcosa o qualcuno.
Il silenzio complice: essere in contatto condividendo esperienze e capendosi solo con lo sguardo.
Il silenzio-aiuto: la richiesta di non parlare. Un alfabeto muto che richiede di essere decifrato, solo per i più sensibili.
Il silenzio fuga: è un modo di punire il nostro compagno-a sottraendoci per cercare di essere ricercati e indotti a spezzare il silenzio.
Il silenzio invisibile: è quando uno chiacchiera tanto di ogni cosa per coprire il reale pensiero o azione. Meglio smettere di dire tante cose, per far affiorare ciò che nel legame si nasconde.
Il silenzio erotico: se l’amore è autentico si può anche non parlare. Se la comunicazione è profonda i corpi non si tradiscono, non hanno bisogno di altro. E mi raccomando mai dire: “Ti è piaciuto? Ti ho stupito?”. Ogni tanto succede che qualcuno infantilmente lo dica e questo fa cadere a chiunque anche la lingua per rispondere!

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