@Sissetta80: Quello tra me e twitter è un amore adolescenziale

@Sissetta80: Quello tra me e twitter è un amore adolescenziale

Una chiacchierata su come si può amare o odiare un social, un uomo o il cibo… ecco a voi @Sissetta80 Intanto… come nasce il tuo stile molto particolare e ricercato? Penso che lo stile, in tutti gli ambiti, sia nello …Leggi tutto

Una chiacchierata su come si può amare o odiare un social, un uomo o il cibo… ecco a voi @Sissetta80

Intanto… come nasce il tuo stile molto particolare e ricercato?

Penso che lo stile, in tutti gli ambiti, sia nello scrivere che altrove, sia innato. Ogni persona nasce con suo bagaglio di tendenze e pulsioni innate. Per me la scrittura è una pulsione, lo faccio quando ne sento il bisogno, senza limiti, senza restrizioni, senza orpelli, con esagerazione. Scrivo e mi libero della tensione.

Tempo fa c’era una polemica che voleva che le amicizie nate in rete non fossero amicizie reali… è vero?

L’amicizia? Eh, l’amicizia è un dono raro. Implica dedizione, affetto, capacità di darsi senza aspettarsi nulla in cambio. Nonostante il mio coriaceo scetticismo, penso che sia possibile far nascere amicizie reali anche se native da un mondo virtuale, ma alla condizione che ci si impegni a coltivarle anche nella vita vera. L’amicizia è un abbraccio caldo, per mantenerla occorrono braccia grandi e presenze che, anche se non costanti, si fanno sentire, si fanno cercare.

Qual è il social dove ti trovi a più a tuo agio, dove ti ci riconosci di più?

La risposta è scontata: twitter. Quello tra me e twitter è un amore adolescenziale, di quelli con cui riempivi la Smemo alle superiori: su una pagina scrivevi che lo amavi, su quella dopo lo odiavi, poi lo amavi, lo odiavi, lo amavi…

Di twitter amo la sinteticità, lo scambio di idee, le persone, perché, sì, dietro ogni quadratino sbiadito ci sono delle persone: c’è chi ti fa riflettere, chi ti strappa sorrisi larghi in giornate cupe, chi ti critica… e poi ci sono i talenti, i talenti acerbi, mai sottovalutarli.

Di twitter odio i servilismi (i “leccaculismi” per dirla col tatto che non mi contraddistingue), i piagnistei e la satira obbligata, perché spesso perde di spontaneità e si riduce ad una ripetizione iterativa delle solite battute.

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Il litigio più sterile che ti ha colpito in questi anni che sei su twitter? E come è finito?

Ah in questi anni ne ho lette di tutti i colori. I litigi su twitter sono all’ordine del giorno e non finiscono mai, sono più lunghi della saga di “Beautiful”.

Uno in particolare non lo ricordo, ma ti posso dire una cosa: su twitter bisogna essere furbi, se hai un grosso seguito è bene che tu dica meno stupidaggini possibili, perché se dici una sciocchezza quella sciocchezza verrà amplificata esponenzialmente. Trovo sterili i litigi sul “copia-incollaggio” di tweet, ci si dovrebbe scherzare di più, in fondo è solo mancanza di fantasia messa per iscritto.

Ora arriviamo alle domande personali… chi sei nella vita di tutti i giorni, cosa fai, cosa preferisci cosa detesti?

Sono Silvia, una 32enne con un carattere indomabile, c’è chi lo chiama caratteraccio. Sono un’accozzaglia di difetti dalla cui mistura, ogni tanto, esce qualcosa di buono. Preferisco essere me stessa, non sono in grado di dire bugie. Detesto la mancanza di rispetto, l’arroganza, l’immodestia. Sono una laureata in Fisica, ma non ne parlo molto, perché poi le persone pensano di avere a che fare con un genio in grado di spiegare ogni fenomeno naturale e io voglio permettermi ancora il lusso di essere stupida (ammesso che poi non lo sia realmente). Sono una che pratica l’arte di arrangiarsi, come tutti gli italiani per i quali il precariato è l’amico che ti ritrovi a cena tutte le sere. Ho scelto di restare in Italia e non mi arrendo, nonostante il mio cervello progetti fughe fantasiose.

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Sei fidanzata o semplicemente innamorata?

Non sono fidanzata, né innamorata. Certo potrei dirti che sono innamorata della vita, del mare, della mia famiglia, ma non è questo quello che vuoi sapere eh?! Gli uomini per me sono un tasto dolente, sono semplici, talmente semplici che mi è impossibile capirli. Ho amato tanto da consumare la ragione, ho consumato anche un po’ me stessa, l’ho fatto senza regole, senza freni, perché piano proprio non ci so andare. Allora io voglio innamorarmi ancora, ma voglio qualcuno che vada forte come me, che mi arricchisca anziché privarmi.

C’è qualcosa che aspetti con ansia durante il giorno?

Andrea, rusticamente, io aspetto tutti i pasti della giornata. Amo mangiare, se potessi mangiare tutto quello che voglio sarei un omino Michelin di carboidrati. Aspetto con fame, non con ansia.

I social network hanno davvero cambiato il modo di fare politica in Italia o hanno solo cambiato il modo di vedere la politica?

Purtroppo il modo di fare politica, in Italia, è sempre lo stesso. Vecchio, putrido, puzzolente di naftalina, assoggettato alle stesse regole, alle stessa omertà da anni. Ci vogliono degli uomini nuovi, ma soprattutto delle donne nuove. Ci vuole coraggio e imprudenza per cambiare modo di fare politica, di certo non lo faranno dei vecchi anziani comodi nelle loro sicurezze.

I social network, invece, hanno creato un nuovo canale d’informazione politica, un canale critico che gli stessi protagonisti della politica non sanno gestire. I social network hanno dato voce alla satira politica, dissacrante, piena di ghigni e spesso sorrisi amari.

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Consigliaci 3 profili tw da seguire assolutamente?

Eccoti il mio balsamo per cuore e mente:

@guidofruscoloni – lui le emozioni te le disseziona fino a tirarti fuori tutta la sensibilità di cui sei capace.

@ziacoca – Tra me e lei è come se ci fosse un filo trasparente fatto di passione e vita vera vissuta.

@RickDuFer – Il ragazzo è in gamba, una fantasia senza eguali, è un talento, ha IL talento, scrive meravigliosamente. I suoi “sotterfugi” ne sono la dimostrazione.

Sei felice?

Sono felice a tratti alterni, come in un equilibrio instabile.

Sono felice quando respiro il mare.

Sono felice quando bevo un bicchiere di vino rosso (anche più di uno).

Sono felice quando guardo negli occhi mia madre e riconosco un po’ di lei in me.

La felicità va costruita, io ho braccia forti e una testa dura da aspirare a una bella opera di architettura umana.

Seguitela anche qui: deliratamente.com

 


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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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