Red Lights: facciamo finta che non sia mai uscito nelle sale

Red Lights: facciamo finta che non sia mai uscito nelle sale

Perché dopo “Buried”, un film pazzesco, Rodrigo Cortez mi sforna una ciofeca come “Red Lights”? Perché Rodrigo mi fai questo? Perché mi propini una serie di luoghi comuni tenuti insieme dal nulla? Perché cerchi di seguire il filone “Sesto senso” …Leggi tutto

Perché dopo “Buried”, un film pazzesco, Rodrigo Cortez mi sforna una ciofeca come “Red Lights”?

Perché Rodrigo mi fai questo?

Perché mi propini una serie di luoghi comuni tenuti insieme dal nulla?

Perché cerchi di seguire il filone “Sesto senso” (indizi sparsi ovunque, chiariti solo alla fine) senza avere il materiale adatto per farlo?

Perché mi tratti la Sigourney (Weaver) come un cerotto fra un buco di sceneggiatura e l’altro?

Perché pensi che lo spettatore si mentalmente rallentato e sottolinei tutti i gesti di Robert De Niro? Non te lo hanno mai detto che è come spiegare una barzelletta dopo averla raccontata? Non si fa!

Ma poi, dai, onestamente… il finale ti piace Rodrigo? Dai sii onesto, sei soddisfatto del finale che ci hai appioppato? No aspetta, guardami dritto negli occhi quando mi rispondi… Sei davvero soddisfatto di questo finale ridicolo, condito da un gesto simbolico che nemmeno ne “ Le fatiche di Ercole” del ‘58 si vede tanto “spiattellare”?

Ma poi… Rodrigo… hai avuto per le mani Cillian Murphy per 113 minuti di film, davvero era necessario infilarci una storia d’amore insulsa e non sviluppata manco “penniente”, solo per far capire che non stava con la vecchia Sigourney? Guarda che quel bono pazzesco non scadeva ai nostri occhi se anche si faceva una storia con la Sigourney, no, rimaneva bono comunque… davvero.

Red-Lights.jpg

Comunque Rodrigo facciamo finta che questo film non sia mai uscito nelle sale, ti va? Red Lights non è mai stato nemmeno prodotto, facciamo finta che non sia mai nemmeno esistita la sceneggiatura, ora puoi ritentare con un altro soggetto, con un’altra idea, sei bravissimo Rodrigo facciamo che questo è stato uno scivolone da dimenticare…

Tua, Andrea Delogu

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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