@KarMassimo: cerco sempre di farlo con ironia

@KarMassimo: cerco sempre di farlo con ironia

Questa è un’intervista a chi su Twitter non molla un attimo per tutelare i diritti d’autore… conosciamo meglio l’Ispettore Twitter, meglio conosciuto come @KarMassimo Quando ti sei trasformato nell’ ”Ispettore Twitter”? Circa un anno fa, anche se quando pubblicai la …Leggi tutto

Questa è un’intervista a chi su Twitter non molla un attimo per tutelare i diritti d’autore… conosciamo meglio l’Ispettore Twitter, meglio conosciuto come @KarMassimo

Quando ti sei trasformato nell’ ”Ispettore Twitter”?

Circa un anno fa, anche se quando pubblicai la prima indagine il titolo di Ispettore Twitter (coniato da @mpietropoli) ancora non esisteva. Il motivo scatenante fu la scoperta che uno dei miei following più apprezzati doveva buona parte della sua fama alla continua traduzione di tweet stranieri che faceva poi passare per propri.

Da allora sono seguite altre 12 indagini, con vittime più o meno note, che rappresentano però solo una misera percentuale del problema. Il fatto è che ho sempre cercato di tenere sotto controllo le mie “apparizioni” come Ispettore. Ci tengo infatti che non diventi una presenza troppo ingombrante. Mi vanto di essere me stesso su Twitter e l’Ispettore non rappresenta altro che una parte di me, nemmeno tanto grande.

Quanto tempo ci metti a monitorare e raccogliere “prove” di plagi twitteriani?

Meno di quanto si pensi, nella maggior parte dei casi mi bastano un paio d’ore, anche perché ricevo spesso delle segnalazioni molto dettagliate. Il fatto è che le mie vittime tendono a non essere particolarmente caute nella loro “attività”, o forse semplicemente se ne sbattono dell’eventualità di essere scoperti. D’altronde, quasi tutti quelli che ho beccato hanno continuato imperterriti a scopiazzare tweet. Forse anche perché sanno che non torno mai sulle vecchie indagini.

Detto senza mezzi termini, quello che fai è uno sputtanamento vero e proprio, prendi di mira chi ti sta antipatico o capitano anche profili a te amici? In sintesi, i tuoi amici sono salvi?

Prendo di mira chi copia volontariamente tweet per trarne un vantaggio, pertanto non faccio distinzioni tra amici e nemici. L’unica distinzione che faccio è tra banalità e plagio. Perché può succedere che uno scriva qualcosa di non particolarmente originale che qualcun altro prima di lui abbia già “partorito”, ma in quel caso è facile riconoscere la buona fede.

Come dicevi, è senza ombra di dubbio uno sputtanamento, ma cerco sempre di farlo con ironia e prendendo in giro i colpevoli. Poi, capita che tra loro ci sia chi finisca per diventarmi antipatico, magari per qualche reazione spropositata o perché continua a copiare, ma è anche successo il contrario. I miei “amici” sono salvi non in quanto amici, ma perché scelgo con molta attenzione i miei following e non tollererei l’idea di star seguendo qualcuno che copi i tweet.

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Su Twitter l’unica cosa che si può guadagnare copiando sono un po’ di followers, come mai ti colpisce e infastidisce così tanto il plagio su questo social?

Chi copia tweet di successo spacciandoli per propri lo fa per guadagnare followers, è vero, ma spesso è solo il primo passo. La visibilità che ottiene con l’aumento dei followers attira l’attenzione su di lui e quindi può portarlo “fuori” da Twitter anche se non lo merita. Alcuni sono diventati ad esempio autori TV o altro, ed io nella vita ho sempre provato molto fastidio per chi si vanta di meriti altrui. Non mi piace chi imbroglia e credo fortemente nella meritocrazia, l’assenza della quale credo sia uno dei più grandi problemi nel nostro paese.

E chi plagia per incrementare il proprio guadagno? La solita vecchia storia di alcuni autori o giornalisti che sui social pescano tutte le loro idee, come si potrebbe fermare quel tipo di plagio… che visto da un certo punto di vista è molto più grave?

Concordo sulla gravità della cosa, infatti va di pari passo con quanto detto prima, addirittura è anche successo che chi si schierava contro autori/giornalisti fosse a sua volta colpevole di plagio nei confronti di altri utenti. Fermare questo tipo di plagio è molto difficile, anche perché da un lato è più difficile beccare i colpevoli, e dall’altro i colpevoli sono più abili nel nascondere il plagio.

La delusione più importante che hai avuto sui social?

Delusione è una parola grossa, vivo il mio rapporto con i social in modo abbastanza sano. Tra l’altro Facebook ormai lo utilizzo poco, altri social per niente e la mia passione per Twitter riesce a rimanere tale proprio perché cerco di non farla diventare una dipendenza. D’altronde nel caso ce ne sono anche di più divertenti come dipendenze.

Che lavoro fai nella vita e che lavoro avresti voluto fare alla luce delle tue attitudini?

La mia bio parla chiaro, per cui ci tengo a fare in modo che i miei talenti continuino a rimanere sprecati, però devo dire che ultimamente mi riesce più difficile.

Infatti ho da poco messo su con 4 amici un’agenzia creativa dedicata alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano (siamo anche qui su Twitter con l’account @fuddenuain) ed è stato un bel traguardo considerando che ho “solo” 31 anni. Non è stata una scelta facile in un periodo come questo ma non ce ne pentiamo affatto. Ci divertiamo e sentiamo di fare una cosa “utile” per l’Italia. Che poi se lo meriti o meno, questo è tutto un altro discorso. Forse se proprio dovessi scegliere un talento grazie al quale cambiare la bio, beh, mi piacerebbe scrivere un libro.

3 profili da consigliarci su twitter?

Non c’era domanda che temessi di più, perché in realtà sono molto contento dei miei following che scelgo con attenzione e che seguo davvero. Trovo un po’ ipocrita avere tantissimi following per poi fare liste o dover utilizzare il “mute” per nascondere utenti o hashtag. Alla fine è un trucco come un altro per avere più followers e a me piace essere piuttosto “vero” nella mia esperienza su Twitter.

Ne avrei parecchi più di tre da consigliare, ma se proprio devo scegliere i miei preferiti sono di certo quelli più “eclettici”. Chi fa solo battute o chi scrive solo cose poetiche/filosofiche tende ad annoiarmi rapidamente così come chi scrive un tweet ogni 5 minuti. Mi piace pensare che ci siano delle vere persone dietro gli account dei quali si possa riconoscere una “firma” e a tal merito di sicuro non potrei fare a meno di @MadaiLama, @mpietropoli e, qualora decidesse di tornare, il mio preferito di sempre, @teofish.

Sei felice?

Assolutamente sì. Sono sempre stato un’ottimista e questo aiuta ad essere felici.

È ovvio che, come tutti, mi possano capitare temporanei momenti di depressione, ma come scrissi in un tweet “Deprimersi, a volte, è legittimo. Reagire, invece, è obbligatorio. Sempre.

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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