Corrado Fortuna: per l’anno prossimo punto a Sanremo o al tg1

Corrado Fortuna: per l’anno prossimo punto a Sanremo o al tg1

Lui è Corrado Fortuna, per farvi un’idea i suoi ultimi lavori sono stati : I più grandi di tutti di Carlo Virzì, Si può fare l’amore vestiti? regia di Dario Acocella, To Rome with Love di Woody Allen, Amiche da morire…Leggi tutto

Lui è Corrado Fortuna, per farvi un’idea i suoi ultimi lavori sono stati : I più grandi di tutti di Carlo Virzì, Si può fare l’amore vestiti? regia di Dario Acocella, To Rome with Love di Woody Allen, Amiche da morire di Giorgia Farina etc etc… Lo vediamo il giovedì su Sky 412 con “Conosco un posticino” e tra poco leggeremo il suo romanzo. Poi non dite che non ve lo avevo presentato.

Regista, attore, dj, scrittore… qualcos’altro?

Eh lo so, ho un sacco di tempo libero, che devo fare?

Nella tua carriera hai raggiunto traguardi come il premio Guglielmo Biraghi, un’altra tua grandissima soddisfazione qual è stata?

Mah, cosa dire. Sono stato rappresentante di istituto tra il ’96 e il ’97 al liceo classico Garibaldi di Palermo. Mica ciufoli.

Oppure che ho suonato la chitarra un pomeriggio con il chitarrista dei Jefferson Airplane, incontrato per caso a Palermo dentro una casa. Avevo più o meno 16 anni. Credo di aver suonato “Drive my car ” dei Beatles.

Ah, e poi non è stato affatto male nemmeno quando ho incontrato al festival di Venezia Nick Rodhes dei Duran Duran e gli ho urlato fortissimo: SPANDAUUUUU BAAAAAAALLEEEEET! Grandi soddisfazioni.

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Raccontami del tuo programma su Sky “Conosco un posticino”, com’è nato, chi hai incontrato e perché?

Perché me lo sto continuando a chiedere pure io da mesi, cioè: perché farlo fare a me?

Infatti credo sia nato dall’incoscienza sopratutto. Sia la mia che quella di chi me lo ha proposto.

Ho incontrato sopratutto amici, Frankie Hi Nrg a Cremona, Syria a Milano, Federico Russo  a Firenze, a Roma con la blogger Stazzitta, a Bari con Michele Venitucci. Ora che è finita e che è in onda (il giovedì su sky 412) sono molto contento; il fatto di farmi portare in giro per posticini dai miei amici rende la trasmissione proprio come la volevo io. Mi è piaciuto un sacco fare la tele, e non è mica facile come sembra. Non vedo l’ora di fare la prossima serie. Poi per l’anno dopo punto a Sanremo, o al tg1.

A breve uscirà il tuo primo libro… possiamo avere qualche anticipazione?

Si intitola “Un giorno sarai un posto bellissimo”, è un romanzo che racconta la storia di due amici palermitani nel corso degli ultimi 35 anni, ma anche la storia di un amore finito, la storia dell’amore verso una città, e la storia di quella città, Palermo, raccontata dalla voce di un ragazzino.

Non ci posso ancora credere a questa cosa del romanzo, credo che sia la cosa più bella che ho fatto nella mia vita.

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Passiamo alla parte musicale… ti consideri un dj di che tipo? Insomma cosa suoni n serata, ma soprattutto dove ti possiamo venire ad ascoltare?

Ho cominciato a mettere i dischi che ero un ragazzino, poi ho snobbato i piatti per anni perché volevo fare il musicista vero, con gli strumenti veri. Poi devo essere cresciuto un po’ e ho smesso di fare lo snob, mettere i dischi è tra le cose più divertenti del mondo. Mi piace mettere elettronica, ma poi dipende da come procede la serata, e se mi gira passo anche Gino Paoli. Mi piacerebbe, per l’anno nuovo organizzare una serata fissa a Milano, vi farò sapere.

Quanto sono importanti per te i social, sei una tweetstar e interagisci tantissimo con questo mezzo… un artista può ancora farne a meno?

Tweetstar ci sarai tu e tutta la palazzina tua. Detto questo i social network mi interessano come mi interessano tutti i media. Certo, è divertente essere in contatto quotidiano con migliaia di persone che ti leggono. Ma c’è il rischio di smettere di domandarsi se si ha qualcosa da dire e quale sia la necessità di dirla a diecimila persone. Non mi interessa diventare un opinionista, e per evitare basta prendersi poco sul serio. Ho smesso di twittare ossessivamente, quella è la fase iniziale, che generalmente dura poco per fortuna. Poi ci sono i casi limite che conosciamo entrambi. Per quanto riguarda gli artisti, non saprei. Ci sono artisti su Twitter?

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Consigliami 3 profili tw assolutamente da seguire.

Be’, ovviamente @Stazzitta. due zeta e due tì, mi raccomando.

Poi direi @Dontommaso, un prete calabrese che lavora con Libera e che fa antimafia che oltretutto fa anche ridere.

Il terzo è il profilo di un politico, è immancabile e da morire dal ridere per le minchiate che scrive. Siccome però sono pavido e non dirò mai di chi si tratta il terzo che consiglio di seguire, modestamente, è il mio.

Sei felice?

Che domande, ovviamente no. Ma forse la mia felicità sta nella ricerca perenne della felicità.

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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