Andrea Pellizzari: in Italia nessuno occupa il posto che merita o fa il mestiere che dovrebbe fare

Andrea Pellizzari: in Italia nessuno occupa il posto che merita o fa il mestiere che dovrebbe fare

Oltre ad essere un grandissimo professionista è un amico e una persona straordinaria. Vorrei in questa presentazione essere più professionale, ma chi come me lo conosce sa che la passione che ci mette lui nel creare qualsiasi forma di comunicazione …Leggi tutto

Oltre ad essere un grandissimo professionista è un amico e una persona straordinaria. Vorrei in questa presentazione essere più professionale, ma chi come me lo conosce sa che la passione che ci mette lui nel creare qualsiasi forma di comunicazione o arte è più unica che rara. Qui c’è Andrea Pellizzari e queste parole sono tutte vere.

Quindi, fai il presentatore, l’attore, lo scrittore, lo speaker o il dj?

In questo momento faccio il presentatore disoccupato (ho lasciato le Iene da ormai 2 anni), l’attore fallito (nessuno mi ha mai chiamato per nessun ruolo) , lo scrittore di rubriche per soli uomini (scrivo per For Men Magazine), lo speaker per me stesso (parlo da solo) e il dj occasionale. In altre parole dei ruoli che ho ricoperto per anni non ne sto facendo nessuno, Mr Brown a parte perché in questo momento su Dea Kids va in onda “Mr Brown Goes to London” (pillole sulle Olimpiadi di Londra). Sto lavorando invece ad alcuni miei progetti in cui non rientra nessuna delle definizioni precedenti. Uno di questi è fuggire il più presto possibile dall’Italia per poter rientrare nella categoria “fuga dei cervelli“, e non in quella di “emigrante italiano”. L’altro progetto a cui tengo particolarmente, è Mr Brown for Haiti, cioè il nuovo disco per raccogliere fondi a favore dei bambini Haitiani attraverso la Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia onlus e che uscirà a Novembre.

E’ facile tenere in piedi tutte le tue passioni? E, domanda più classica, quale sceglieresti fra tutte se dovessi farlo?

No è un casino. Purtroppo non sono multitasking e ogni volta che devo fare una cosa differente dall’altra devo fermarmi, resettare il cervello e ripartire un po’ come windows. Se potessi scegliere sicuramente farei solo il dj/produttore, il mestiere più bello del mondo.

Hai iniziato tantissimo tempo fa ad affacciarti nel mondo dello spettacolo (non sto insinuando tu sia vecchio eh!) come sono cambiate le cose con l’avvento della rete?

In Italia siamo ancora molto legati ai media tradizionali, soprattutto per colpa delle connessioni internet troppo lente, però stanno succedendo delle cose molto interessanti. La rete ha creato un palcoscenico virtuale sul quale ognuno può mettere in scena ciò che vuole, unico problema è la quantità di contenuti che impedisce spesso alle cose di qualità di emergere con facilità. La radio e la televisione come le abbiamo vissute fino ad ora stanno perdendo larghe fette di pubblico, che si rivolgono alla rete per trovare musica e intrattenimento che non trovano in tv. Questo porta inevitabilmente ad una riconfigurazione di ciò che chiamiamo palinsesto, cioè presto non esisteranno più share e dati di ascolto, ma solamente visualizzazioni, commenti e mi piace. La televisione come la conosciamo noi sarà sempre di più relegata agli eventi sportivi o di stretta attualità con dirette in cui i telespettatori partecipano con commenti sui vari social network. Questa frammentazione dell’offerta di contenuti dovuta alla rete e alle numerosissime televisioni porterà però ad un crollo degli investimenti sui contenuti tradizionali, quindi ci sarà più spazio per i giovani le nuove idee e i nuovi format! E fino qua tutto sembra una figata, peccato che tutto ciò avverrà tra 50 anni, hahahha.

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Sei stato molto attivo nel sociale con il CD a favore della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus per la costruzione di una casa accoglienza per bambini terremotati ad Haiti. (il regista Marco Salom lo intervisteremo la prossima settimana). Che cosa ti ha spinto a buttarti in un’avventura del genere?

Sentivo da molto tempo l’esigenza di fare qualche cosa in prima persona nel sociale. Da quando lavoro in tv mi hanno offerto partecipazioni a moltissimi eventi per raccolta fondi, ma non sempre risultava semplice verificare cosa venisse realizzato con i fondi raccolti, non perché mancasse trasparenza nelle onlus, ma oggettivamente era difficile entrare in certe dinamiche se non gestite in prima persona. Per cui ho deciso di fare qualche cosa che potessi seguire dalla a alla z, e insieme alla fondazione “Francesca Rava N.P.H. Italia onlus” e ad alcuni amici ho voluto realizzare un video ed una canzone contenute in un cd che è stato venduto per raccogliere i fondi per la costruzione di una casa accoglienza per i bambini Haitiani rimasti  soli a causa del terremoto. Poi il destino ha voluto che questi amici fossero anche tra i migliori nel loro mestiere cioè il produttore del disco Sir Bob Cornelius Rifo (produttore e leader dei Bloody Beetroots), Marco Salom (migliore regista italiano di videoclip, regista di “Ligabue Campovolo – Il film 3D”), Stefano Guindani (fotografo di moda e autore di libri fotografici su Haiti) e quindi è stata una bellissima avventura che presto ripeteremo, perché a settembre torno ad Haiti per farvi vedere cosa è stato realizzato con i soldi raccolti e per registrare il nuovo disco.

Che cosa avresti voluto fare e soprattutto cosa vorrai fare da grande?

Pensa che quando avevo meno di 5 anni, giocavo a fare il regista. Non che sapessi cosa fosse o cosa facesse un regista. Mi piaceva la sedia che aveva, punto. Poi a 9 anni volevo fare la radio, e l’ho fatta per 30 anni. Poi avevo il pallino della televisione e ho fatto la Iena per 12 anni!  Ora che ho 45 anni suonati mi piacerebbe realizzare le cose che mi passano per la testa, fare musica, video, inventarmi cose nuove come la sitcom che ho scritto e chissà magari scrivere una sceneggiatura o fare la regia di un film.  Sto esagerando? Senti, in Italia nessuno occupa il posto che merita o fa il mestiere che dovrebbe fare, e io da bambino sognavo di fare il regista  e ancora non l’ho fatto, quindi

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E’ uscito  “Tonite” degli Zoosters, prima parlami di questo progetto, e poi raccontami di chi è stata l’idea di trovare quella figona pazzesca per il video.

Pochi sanno che sotto l’impermeabile da Mr Brown batte il cuore di un dj che mette i dischi dal 1987 e che non ha mai perso la passione. Anzi negli ultimi anni mi è venuta voglia di sfruttare l’enorme esperienza accumulata in 30 anni di radio e 12 di televisione per creare progetti musicali che mi divertono. Due anni fa ho incontrato Dario Guida (famoso Dj Napoletano) in una serata e subito siamo entrati in sintonia, così lui mi propose di remixare una versione di un brano che stava producendo insieme a Manyus con cui fa coppia fissa dal 2006. Ho pensato immediatamente che quella canzone, con qualche ritoccatina, avrebbe potuto trasformarsi in una hit e proposi a Manyus & Guida di realizzare un progetto più ampio coinvolgendo altri dj e produttori. Ed eccoci qui! Manyus Guida e Pellizzari sono gli Zoosters e Marcello Coleman il cantante degli Almamegretta è la voce di Tonite.  La figona pazzesca del video, l’ha voluta il regista Marco Salom, che è anche l”autore del soggetto del videoclip. Io avevo un altra idea, volevo fare un video che raccontasse una storia d’amore dal punto di vista dei piedi, ma Marco me l’ha bocciata immediatamente, chissà perchè? Comunque il casting è stato accurato, perché Marco aveva in mente l’immagine di una ragazza acqua e sapone che di notte si trasformava in un demone e quindi abbiamo dovuto vedere almeno una ventina di ballerine prima di trovare quella giusta. Davvero faticoso.

Come puoi descrivere il tuo genere musicale, quello che fai in consolle?

Suono House ed Electro house, con molti riferimenti al passato e influenze funky e black. Infatti spesso mi piace contaminare i miei set  con qualche chicca che pesco dai miei archivi di oltre 10000 vinili, 4000 Cd e 20000 file audio.

La EMI a breve terminerà il primo talent SheCanDj per dj e produttrici, tutte rigorosamente donne, cosa ne pensi?

Era ora! In un mondo dominato dagli uomini c’è bisogno di un tocco femminile che sicuramente porterà innovazione e miglioramenti!

Dammi i tuoi prossimi appuntamenti!

22 luglio Amnesia – Ibiza

26 luglio IMA Festival BIG CLOSING EVENT @ Blackall Studios, Londra, la sera prima dell’ inaugurazione dei Giochi Olimpici.

Ad agosto chiuso per ferie e settembre torno ad Haiti!

 

Seguitelo qui:  www.mrbrownforhaiti.orgfanpageYouTube

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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