Il Natale di Albertino…e quello di Ranzani

Il Natale di Albertino…e quello di Ranzani

di Marino Petrelli Albertino è uno speaker radiofonico famoso, simpatico, conosciuto. Ma si porta dentro un grande dubbio: festeggiare il Natale in senso tradizionale oppure lasciarsi andare come farebbe il suo alter ego Marco Ranzani, il mobiliere di Cantù, da …Leggi tutto

di Marino Petrelli

Albertino è uno speaker radiofonico famoso, simpatico, conosciuto. Ma si porta dentro un grande dubbio: festeggiare il Natale in senso tradizionale oppure lasciarsi andare come farebbe il suo alter ego Marco Ranzani, il mobiliere di Cantù, da lui interpretato a Zelig, che rasenta la spacconaggine e la presunzione?

Prevale naturalmente la prima versione, quella tutta casa e chiesa, pardon, casa e microfono. A patto che non “si parli troppo della mia vita privata e delle mie meravigliose figlie”. Come risponderebbe il Ranzani, noi ci adeguiamo:“Va beeene, d’accordo”

Ma allora sei cattivo a non voler parlare della tua famiglia?

Cattivissimo! Scherzi a parte, questo buonismo che vediamo a Natale mi sembra legato soltanto al consumismo che c’è in giro. Io mi sento buono tutto l’anno e cerco di metterlo sempre in pratica. In questo periodo dell’anno però ti senti fregato dal clima che ti circonda. Ma non dovrebbe essere così. E poi fammi aggiungere una cosa

Prego

Quest’anno mi piace di più il Natale e sto vivendo una cosa per me strana: sto provando soddisfazione a fare regali piuttosto che riceverli. Gli anni scorsi non era così, ora è cambiato. Sono un po’ controcorrente perchè c’è la crisi e dovremmo tutti essere più parsimoniosi, ma quest’anno sono molto generoso

Sarà per il fatto che le cose ti vanno molto bene?

Io mi sento sicuramente fortunato per il lavoro che faccio e per le soddisfazioni che ricevo, ma è una generosità più ampia, più sentita. Poi, è vero, il 2012 radiofonicamente parlando è stato molto positivo e mi aspetto un 2013 ancora migliore, anche su Deejay Tv dove riprenderò i miei progetti legati al mondo dei club più importanti nel mondo e registrerò sei nuove puntate di Dj Stories. Mi piace molto il clima che c’è in radio nelle feste, è una grande famiglia dove passo tanto tempo della mia vita. Ci sono gli auguri da registrare, le puntate speciali di Asganaway, la classifica delle cinquanta canzoni più belle dell’anno. Si sta bene

Ok, la radio è una sorta di famiglia, ma quella vera? Come passi il Natale?

Tutti mi identificano come il fratello di Linus, ma pochi sanno che abbiamo anche una sorella che, fin da quando eravamo piccoli, si è sempre prodigata per farci trovare i regali e organizzare le feste. Noi proveniamo da una famiglia normale e mia sorella è sempre stata l’addetta al regalo. Semplice, utile, ma di grande coinvolgimento emotivo. Ancora questo Natale saremo da lei e tutto sarà come era una volta. Del resto, non possiamo tradire le nostre origini pugliesi e le tradizioni meridionali

Non dirlo, altrimenti il Ranzani non ti rivolge più la parola. Lui come vivrà il Natale? ”Sborone” come sempre o anche per il mobiliere di Cantù c’è la crisi?

Ma quale crisi, lui è sempre più convinto di se, per lui non cambia nulla. Se gli dici che la gente si lamenta per la crisi, lui si mette a ridere. Pensa che per questo Natale si metterà ai semafori non per chiedere soldi, ma per darli agli automobilisti. E’ fatto così, lui spende e spande alla faccia nostra. Anche questo è un modo, un po’ arrogante, di festeggiare il Natale

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