14 July 2012
Appartenenze
Leggevo nel sempre eccellente Sarajevo. Le radici dell’odio, di Stefano Bianchini, che al censimento del 1991 – l’ultimo effettuato in una Jugoslavia già scricchiolante ma ancora unita – sessantamila sloveni si sono registrati come eschimesi. In altre occasioni e …Leggi tutto
Leggevo nel sempre eccellente Sarajevo. Le radici dell’odio, di Stefano Bianchini, che al censimento del 1991 – l’ultimo effettuato in una Jugoslavia già scricchiolante ma ancora unita – sessantamila sloveni si sono registrati come eschimesi. In altre occasioni e in altre repubbliche, numerosi cittadini jugoslavi si descrissero come bantù, indiani d’America, Citroën, lampadine o frigoriferi.
Purtroppo, al momento della disgregazione del paese, e nonostante essa sia avvenuta secondo criteri etnici, nessuna di queste etnie ha ottenuto un proprio stato nazionale.
La geografia europea, a mio parere, ha perduto una grande occasione.