Gianni e Pinotto

Di tutte le cialtronerie scritte e dette in questi due giorni sull’abdicazione di Benedetto XVI di gran lunga la più assurda e causa involontaria di irrefrenabile ilarità è quella che Gianni Vattimo ha scritto sul suo blog ospitato sul sito …Leggi tutto

Di tutte le cialtronerie scritte e dette in questi due giorni sull’abdicazione di Benedetto XVI di gran lunga la più assurda e causa involontaria di irrefrenabile ilarità è quella che Gianni Vattimo ha scritto sul suo blog ospitato sul sito web de “Il Fatto Quotidiano”, soprattutto l’incipit:

«E se avessero vinto davvero Flores e Odifreddi, e i tanti scientisti dogmatici come loro, determinando nel povero papa Benedetto XVI una crisi di fede tale da indurlo a dimettersi?»

Intendiamoci, io a Gianni Vattimo sarei anche anche affezionato: ha scritto, mille anni fa, cose interessantissime, soprattutto su Nietzsche, e ha lavorato con Gadamer, contribuendo a divulgarne il pensiero. Però, insomma, che vi devo dire, sarà l’età.

Che poi, ancora ancora, benché puro frutto della sua fantasia, l’ipotesi del papa dimissionario per una crisi di fede sarebbe anche interessante e meritevole di (oziosa) discussione. Ma la comica idea che tale crisi possa essere stata determinata nientemeno che da Flores d’Arcais e Odifreddi è un po’ come suggerire che, forse, la Terza guerra mondiale potrebbe essere scatenata dai vigili urbani di Frascati.

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Marco Beccaria

Marco Beccaria è nato a Milano nel 1967. Sa fare passabilmente tre cose:  insegnare filosofia e storia al liceo, discutere oziosamente di massimi  sistemi e il master di Dungeons & Dragons. Meno bene riesce a  giocare a pallacanestro e ad andare in bicicletta, il che non gli  impedisce di trarre godimento da entrambe le attività. È sposato con  Raffaella e vive tra i colli piacentini e Milano.

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