A raccoglier ciliegie/2

Avete guardato il video che ho linkato ieri? Bene. La cherry picking fallacy (letteralmente, la “fallacia del raccogliere ciliegie”, altresì detta “fallacia di evidenza incompleta”) è quel procedimento argomentativo scorretto per cui, a sostegno di una determinata tesi, si …Leggi tutto

Avete guardato il video che ho linkato ieri? Bene.

La cherry picking fallacy (letteralmente, la “fallacia del raccogliere ciliegie”, altresì detta “fallacia di evidenza incompleta”) è quel procedimento argomentativo scorretto per cui, a sostegno di una determinata tesi, si considerano validi solo i casi favorevoli e non quelli sfavorevoli e contrari alla tesi stessa, benché altrettanto o più numerosi.

Il video di cui sopra contiene, in buona sostanza, un’accusa di cherry picking fallacy rivolta al cristianesimo in generale, che si potrebbe sinteticamente formulare così: il cristianesimo si fonda sulla Bibbia, ma la Bibbia contiene anche numerose affermazioni aberranti dal punto di vista etico; i cristiani se la cavano prendendo alla lettera le parti accettabili e giustificando, con ragionamenti fondati sulla necessità di contestualizzarli in relazione all’epoca in cui furono scritti e alla mentalità allora diffusa, le parti oggi inaccettabili, come il versetto 21, 9 del Levitico (“Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.”) o i versetti 39 e 40 del capitolo 10 del libro di Giosuè (“La prese con il suo re e tutti i suoi villaggi; li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite. Trattò Debir e il suo re come aveva trattato Ebron e come aveva trattato Libna e il suo re. Così Giosuè battè tutto il paese: le montagne, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore, Dio di Israele.”), ignorando, o fingendo di ignorare, che in essi – a quel che i cristiani stessi sostengono – parla pur sempre il Dio in cui dicono di credere.

Quel che vorrei mostrare nei prossimi giorni è come questo argomento sia a sua volta fallace, almeno nei confronti del cattolicesimo.

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Marco Beccaria

Marco Beccaria è nato a Milano nel 1967. Sa fare passabilmente tre cose:  insegnare filosofia e storia al liceo, discutere oziosamente di massimi  sistemi e il master di Dungeons & Dragons. Meno bene riesce a  giocare a pallacanestro e ad andare in bicicletta, il che non gli  impedisce di trarre godimento da entrambe le attività. È sposato con  Raffaella e vive tra i colli piacentini e Milano.

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