Primo, secondino e contorno

Primo, secondino e contorno

In inglese suona bene, ‘’made in jail’’. In Italia così così, ‘’economia carceraria’’. La fantasia delle cooperative sociali che promuovono varie iniziative all’interno delle scandalose case di reclusione del nostro paese è decisamente più brillante: ‘’dolci evasioni’’, ‘’banda biscotti’’, ‘’codice …Leggi tutto

 

In inglese suona bene, ‘’made in jail’’. In Italia così così, ‘’economia carceraria’’. La fantasia delle cooperative sociali che promuovono varie iniziative all’interno delle scandalose case di reclusione del nostro paese è decisamente più brillante: ‘’dolci evasioni’’, ‘’banda biscotti’’, ‘’codice a sbarre’’ sono solo alcune delle straordinarie esperienze che negli ultimi anni provengono dalle proposte di inserimento lavorativo per persone che hanno pene i più o meno lunghe da scontare per i propri reati. Non solo torte con la lima dentro, quindi, ma anche biscotti, birra, vino e leccornie varie. Una costellazione di proposte decisamente interessante.

Fino a qualche anno fa all’interno degli istituti di pena ai detenuti veniva data l’opportunità di svolgere attività manuali come falegnameria, lavorazioni manuali varie ecc. Dalle carceri italiane ci veniva quindi restituito quindi un esercito di artigiani. Ora, invece, si potrebbe passare tranquillamente da Rebibbia a Master Chef . Quel che colpisce, infatti, è la qualità altissima delle proposte provenienti da queste esperienze.

A Torino per esempio viene tostato un eccellente caffè, tra l’altro primo presidio slow food internazionale, esperienza storica dal Guatemala, terre alte di Huehuetenango. Non solo: la stessa cooperativa sociale a Saluzzo (che in confronto al ‘’Lo Russo e Cutugno’’ di Torino sembra un college inglese) produce una delle migliori birre artigianali d’Italia. In Sicilia potete trovare degli ottimi biscotti ma anche dell’ottima cioccolata di Modica. Nel carcere di Padova vengono formati dei gran pasticceri. Un movimento in piena crescita, ben fotografato nel libro ‘’il Mestiere della Libertà’’ edito da Altreconomia Edizioni. Un movimento da sostenere, gratificando anche le proprie pulsioni gourmand.

 

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David Marchiori