Manchester nel cuore

Manchester nel cuore

Manchester è fantastica, mi piace la città, mi piace la pista, mi piace il pubblico che come sempre è tantissimo e vederlo così caldo e allegro mi dà semplicemente i brividi. Poi arrivano le gare, una tre giorni per la …Leggi tutto

Manchester è fantastica, mi piace la città, mi piace la pista, mi piace il pubblico che come sempre è tantissimo e vederlo così caldo e allegro mi dà semplicemente i brividi.

Poi arrivano le gare, una tre giorni per la prima prova di Coppa del Mondo; praticamente un weekend di fuoco su un velodromo velocissimo.

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La prima giornata si chiude con una discreta prova nell’inseguimento a squadre. Non eravamo al top e il divario da recuperare nei confronti delle nazioni leader era ancora molto.

E poi orecchie basse e via a pedalare per cercare il riscatto nei giorni successivi nella corsa a punti, la mia specialità. Anche qui non sono stato il solito Elia, ma sono riuscito a acciuffare un bronzo che però è valso proprio come una medaglia d’oro oro, considerando le mie condizioni non al top.

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Pochi minuti dopo, Marco Coledan, compagno di nazionale e amico di sempre, riesce a portare il tricolore sul gradino più alto del podio con una super prova nell’inseguimento individuale. Sono stati momenti indimenticabili e sentivo suonare l’inno italiano proprio lì in quel velodromo che è la casa della nazionale inglese. In quel momento credo sia scattato qualcosa dentro di me.

 Il giorno dopo gareggiavo per lo scratch altra specialità adatta a me, e sono partito determinato come non mai. Non ho sbagliato niente ed anche qui è arrivata una medaglia, non ancora d’oro, ma argento e sono molto soddisfatto. Farò un gradino alla volta e chissà se ci fosse stata una terza gara magari era la volta buona!

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Anche da questa esperienza sono tornato con la consapevolezza che la pista può darmi sempre grandi soddisfazioni e tante medaglie e con la voglia di continuare a far sognare l’Italia!

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Elia Viviani

Elia Viviani, veronese di Isola della Scala, classe 1989, corre per il Team Cannondale Pro Cycling. Ha cominciato a correre a otto anni su strada nel 1998 categoria G3 nella GS LUC BOVOLONE, ma nello stesso tempo imparava anche ad andare in pista. Poi sono arrivate le soddisfazioni a livello internazionale: titoli europei, medaglie mondiali. Infatti, nonostante la giovane età, ha un’esperienza solida (il primo Oro mondiale in Pista risale al 2006 quando era Junior), ed è stato l’unico ciclista italiano qualificato alle gare su pista alle Olimpiadi a Londra 2012. (Photo Credit: CannondaleProCycling)

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